La versione del ministro della Difesa Guido Crosetto, secondo cui la nave turca Galata Seaways era stato dirottata da un gruppo di migranti armati, sarebbe falsa: la Procura di Napoli ha escluso il reato di dirottamento. Tuttavia, due migranti sono stati trovati in possesso di armi da taglio, a loro avviso necessario per "nascondersi sotto i copertoni"
Secondo un documento riservato che riguarda lo scambio tra il centro di coordinamento marittimo italiano e turco, il comandante della nave turca Galata Seaways aveva richiesto urgentemente assistenza, poiché a bordo erano presenti 15 clandestini, di cui 2 armati con armi da taglio, che costituivano una minaccia per l'equipaggio.
Dopo la richiesta di assistenza, il coordinamento marittimo turco ha informato quello italiano che il comandante turco e la compagnia di navigazione richiedevano un'operazione di abbordaggio per gestire la situazione a bordo. Di conseguenza, è stata inviata una squadra di abbordaggio della Brigata Marina San Marco.
Inizialmente, la versione dei fatti riferita era che quindici migranti fossero nascosti a bordo della nave Galata Seaway, diretta in Francia e partita dalla Turchia il 7 giugno. Secondo questa versione, i migranti avrebbero cercato di prendere il controllo della nave utilizzando dei coltelli e tentando di entrare nella sala macchine per dirottarla.
Le forze speciali italiane, tra cui il Battaglione San Marco della Marina militare, la Guardia costiera e la Guardia di finanza, sono intervenute dopo l'allarme del comandante e hanno ripreso il controllo della nave. I migranti, dopo essersi sparsi nella nave, sono stati catturati in poche ore.
Successivamente, la Procura di Napoli ha iniziato le indagini ascoltando il comandante della nave turca e i quindici migranti. La versione emersa è piuttosto diversa da quella riportata dal ministro. Il comandante ha dichiarato di aver visto due persone armate con coltelli che si muovevano vicino alla zona macchine della nave, senza riuscire ad entrare. Non c'è stata alcuna aggressione, ma il comandante ha lanciato l'allarme segnalando la presenza di persone armate a bordo.
I migranti fermati hanno spiegato di essersi nascosti per paura di essere fermati e rimpatriati. Hanno dichiarato che i coltelli e il taglierino erano stati utilizzati per nascondersi sotto i teloni dei camion e non per arrecare danni a qualcuno.
Al momento, i reati ipotizzati non includono il tentato sequestro di persona o altre violenze. Tre persone sono state denunciate a piede libero per porto d'armi abusivo.
Le quindici persone migranti a bordo della nave sono nove iracheni, quattro siriani e un iraniano. Una persona è ancora di provenienza ignota e si trova ricoverata per ipotermia, mentre altre tre persone, tra cui una donna incinta, sono state portate in ospedale per cure mediche.
Mentre la Procura prosegue con le indagini, i migranti non ricoverati in ospedale saranno collocati nel centro di accoglienza della Croce Rossa, mentre i due minorenni saranno ospitati in un altro centro.