21 Jun, 2023 - 18:02

Bonus gravidanza i benefici per le famiglie dal concepimento al dop...

Bonus gravidanza i benefici per le famiglie dal concepimento al dop...

Quali bonus ci sono per le donne in gravidanza nel 2023? Cosa spetta alla nascita di un figlio nel 2023? Quali sono i bonus per le mamme? Dal momento del concepimento al dopo parto, le famiglie vengono sostenute con l’ausilio di bonus, incentivi e agevolazioni. Non si parla solo dell’assegno unico universale, ma anche delle altre agevolazioni istituite per sostenere economicamente la famiglia prima e dopo il parto. Analizziamo nel dettaglio le principali misure per il periodo della maternità.

Bonus gravidanza 2023

Il primo beneficio rivolto alle donne in gravidanza è l’assegno unico universale. Si tratta della possibilità di ricevere un contributo economico dal 7° mese di gravidanza fino al dopo il parto, che viene poi rinnovato fino al raggiungimento dei 21 anni di età del bambino.

La domanda per l’assegno unico per la gravidanza può essere presentata alla nascita del bambino. L’INPS procede all’erogazione dell’importo dovuto in un’unica soluzione, comprendendo la mensilità spettante e gli arretrati.

L’importo dell’assegno unico non dipende dalla presenza del certificato ISEE, ma la documentazione è necessaria per ottenere un bonus più alto. A partire dal 1° gennaio 2023, l’importo dell’assegno unico è aumentato per l’effetto della rivalutazione.

Pertanto, le famiglie con un reddito ISEE fino a 16.215 euro hanno diritto a un beneficio pari a 189,20 euro mensili, oltre a eventuali maggiorazioni.

Le famiglie con un reddito ISEE superiore a 43.240 euro annui ricevono un assegno mensile di 54,10 euro.

Bonus latte artificiale: come funziona

Solitamente, dopo il parto, la mamma allatta il proprio bambino. Tuttavia, potrebbe accadere che il latte risulti insufficiente per nutrire il piccolo o che la genitrice risulti impossibilitata all’allattamento a causa di una particolare patologia.

In questi casi, alle genitrici spetta un bonus annuo di 400 euro. La richiesta per l’accesso al beneficio economico dovrà essere presentata presso l’azienda sanitaria locale di riferimento sul territorio.

Bonus mamme disoccupate: come funziona per la gravidanza

Le donne genitrici che non lavorano non restano senza un aiuto economico. Se non potranno richiedere il congedo maternità, hanno la possibilità di richiedere un bonus gravidanza presso il proprio Comune di residenza.

Tuttavia, il beneficio economico è condizionato dalla presenza dei un reddito ISEE fino a 19.185,13 euro. Le donne che rientrano in questa fascia di reddito ottengono un aiuto pari a 1.917,3 euro corrispondenti a 383,46 euro erogati per 5 mensilità.

La richiesta di ammissione al beneficio deve essere presentata presso il Comune di residenza a partire dalla data dell’evento e fino ad almeno 6 mesi dal parto.

Esenzione ticket per le donne in gravidanza

Le donne in gravidanza hanno la possibilità di richiedere l’esenzione dal pagamento del ticket sanitario per alcune prestazioni mediche specialistiche.

In particolare, il beneficio include le visite ostetrico-ginecologiche, il monitoraggio della gravidanza, i corsi di accompagnamento alla nascita e l'assistenza al puerperio.

Si tratta di prestazioni che rientrano nei Livelli Essenziali di Assistenza (LEA) del 2017, nella Sezione B.

Quali sono i benefici fiscali per donne in gravidanza?

Le donne in gravidanza hanno la possibilità di richiedere diversi bonus e contributi, oltre ad agevolazioni in materia fiscale. È possibile dedurre le spese mediche sostenute per il controllo della gravidanza, come ad esempio ecografie, esami clinici mensili e altri servizi correlati.

Si tratta di spese mediche per cui è possibile ottenere un rimborso in fase di dichiarazione dei redditi.

Nello specifico, è possibile ottenere il rimborso delle spese sostenute per le visite mediche relative all’anno precedente a quello di riferimento per l’imposta.

Questa agevolazione permette di portare in detrazione il 19% per la parte eccedente alla franchigia di 129,11 euro.

Il limite massimo di spesa detraibile corrisponde a limite massimo di 6.197,48 euro per anno.

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Antonella Tortora
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