Partendo dall’ultimo trionfo nella Serie A di pallacanestro, ripercorriamo la carriera di Gigi Datome, campione dell’Olimpia Milano
Partiamo dalla fine, dall’ultimo highlight di una carriera piena di momenti indimenticabili. L’Olimpia Milano ha appena vinto il 30° Scudetto. Per il secondo anno consecutivo la compagine milanese si impone come dominatrice del basket italiano e raggiunge la terza stella. Ad essere domata solamente in gara 7 un’encomiabile Virtus Bologna. La formazione di Ettore Messina si impone con un punteggio di 67-55, trascinata dalle doppie cifre di Billy Baron (11) e Shavon Shileds (10)… e i sedici punti del top scorer Gigi Datome. E’ proprio lui l’alfiere di quest’ultimo importante traguardo, tanto da aggiudicarsi anche il titolo MVP delle Finals. Un momento importante per Datome, soprattutto alla luce di una stagione non facile. Lo ammette anche lui nel Media Day post-scudetto dell'Olimpia:
"La frustrazione c'era per non essere in campo per aiutare la squadra durante i mesi difficili di Eurolega. Però, a mente fredda, non potevo farci niente. Ho contratto questo virus che mi ha debilitato veramente tanto e ho faticato a recuperare il ritmo, la condizione e il tono muscolare. Però sapevo che, una volta tornato in forma, avrei potuto aiutare la squadra. Quel momento è arrivato nei playoff. Sono contento di aver dato una mano per vincere questo scudetto". Le sue sono parole da leader, da campione in campo, spietato sotto canestro e nel contrastare gli avversari - vedi Belinelli su tutti (Ci tenevo che la mia Olimpia Milano battesse la sua Virtus Bologna. Conosco Beli da una vita, abbiamo un rapporto bellissimo e di grande stima) - ma con la testa e il cuore sempre pronti a pensare ai compagni:
"Sembro tranquillo ma anche io ho un cuore e delle emozioni. Sono state partite molto sentite. C'era tensione, c'era attesa, e voglia di finire bene l'anno. Aver finito con lo scudetto è stato un premio per il lavoro fatto quando le cose non andavano bene. Voglio dare un riconoscimento ai compagni che non giocavano. Li ho sempre visti seri, impegnarsi ogni giorno".
Messo in bacheca questo trofeo, ora Datome pensa già al futuro. E siamo sicuri che nella sua testa c’è spazio per un pensiero solo: vincere ancora.
Si, perchè nella vita del cestista nato a Montebelluna il 27 novembre 1987 i successi non sono mai mancati. L’ala piccola della nostra nazionale di basket nata in provincia di Treviso si trasferisce fin da piccolo ad Olbia ed è lì che inizierà a conoscere il mondo della pallacanestro. Si forma nelle giovanili della Santa Croce di Olbia. I primi trofei però arrivano a Siena, alla Montepaschi, quando alla sua stagione d’esordio nel 2006, per quanto schierato con poca continuità, porta a casa scudetto e Supercoppa. 2007 è l’anno dell’esordio in nazionale maggiore. E’ l’inizio di una avventura fatta di 188 presenze e 1.669 punti.
Dopo l’esperienza alla Scafati Basket, arriva la tappa capitolina: la Montepaschi Siena lo cede in comproprietà nel 2008 alla Virtus Roma. Negli anni romani Datome si conferma come miglior under-22 del campionato (2008-2009) e miglior giocatore del campionato (2012 - 2013). La sorte vuole che nell’ultima stagione alla Virtus, Datome veda infrangersi i sogni di vittoria proprio contro la sua ex squadra senese, che batterà i romani per quattro a uno.
Gli anni dal 2013 al 2015 sono gli anni della NBA per Datome, dagli esiti non sempre fortunati e dalle poche presenze, prima con i Detroit Pistons, poi con i Boston Celtics. Sarà quindi il Fenerbahçe a riportare il nostro in Europa. A suon di vittorie e ottime prestazioni si impone come uno dei nomi più caldi della pallacanestro tanto che una volta risolto il contratto con la società turca, il nostro è pronto a tornare in Italia, nell’Olimpia Milano. Con il Fenerbahçe Datome porta a casa tre campionati turchi, tre Coppe di Turchia e due Coppe del Presidente e la storica Eurolega 2016-2017. Sbarcato a Milano ecco fare subito sue due Coppe Italia ( 2022 e 2021), altri due campionati italiani dopo quello vinto a Siena ( 2021-22 e 2022-23) e la Supercoppa Italiana 2020. Ma siamo pronti a scommettere che la lista della vittorie è ben lontana dall'essere chiusa.