Eccoli di nuovo in azione gli anti Meloni che si sentono buoni, contro ogni discriminazione, che professano il politicamente corretto, la libertà sopra ogni cosa, l'uguaglianza. La difesa delle minoranze, dei diritti di tutti, dell'accoglienza dei migranti e della lotta al razzismo. Ma questo vale in linea generale, all'occorrenza e solo contro alcuni quei principi non valgono più. Su Twitter le persone sono scatenate, sbeffeggiano e ironizzano il presidente del Consiglio che ieri, lunedì 27 giugno 2023, a Montecitorio durante l'evento dal titolo "Giornata mondiale contro le droghe", ha avuto un acceso diverbio con il deputato di +Europa, Riccardo Magi. E come lo fanno? Con l'hashtag #Garbatella, e lo usano come un insulto nei confronti di Giorgia Meloni, cresciuta in questo quartiere di Roma. Una zona, fino a una ventina di anni fa, o forse di più, considerata malfamata e poco raccomandabile, oggi uno dei quartieri più apprezzati e ricercati della Capitale. Provate a comprare casa qui, i prezzi sono inavvicinabili.
Ma al di là di case costose o meno, di quartieri in o meno, è il caso di prendere in giro qualcuno alludendo al fatto che provenga da una zona popolare?
Per colpire il Premier questi radical chic da quattro soldi non ribattono con opinioni, dati, testimonianze. No, scelgono l'insulto che sa di snobismo, di alterigia. La burina della Garbatella, la pesciarola della Garbatella, la carciofara della Garbatella, "dal mercato della Garbatella", si legge nei post.
E' po' come offendere qualcuno dandogli del nero, dell'ebreo, del musulmano, del cattolico, del cinese. I benpensanti dai valori e dal linguaggio corretto non utilizzerebbero mai l'origine o la religione come ingiuria. Perché non lo è, lo sappiamo tutti. Chi lo fa è un cretino.
Invece, deridere Giorgia Meloni perché è nata in periferia e usare l'hashtag #Garbatella è ammesso? Garbatella=insulto. Periferia=insulto.
Così viene fuori, in tutta la sua verità, l'animo di predica bene e razzola male.
Il Pd e la sinistra dovrebbero allontanarsi dal centro delle città, dai benestanti e "mischiarsi" con la gente che vive i problemi dei quartieri lontani dalle luci dei riflettori, abbandonati al loro destino, battuti sotto campagna elettorale e dimenticati a urne chiuse.
Esseri nati e aver vissuto alla Garbatella non è un insulto ma un vanto. Così come non dimenticare da dove si è venuti.
I post su Twitter sono orientati alla discriminazione e all'accostamento Giorgia Meloni-Garbatella. E giù a offendere il quartiere, chi ci vive, a schernire il mercato, i pescivendoli e i mestieri, secondo questi signori e signore, meno "elitari".
Questo post è vergognoso.
Questi sono gli elettori di sinistra? Il Pd si facesse qualche domanda.
C'è chi definisce, in tutta la sua "moderazione", Giorgia Meloni "la venditrice di zucchine di mare alla Garbatella"
Lello Esposito chiama Meloni la pescivendola della Garbatella. Cos'ha costui contro i pescivendoli?
Una certa Rita Bassi: "Crede di essere sempre al mercato! la Garbatella ha fatto scuola!"