Si è tenuta oggi, mercoledì 5 luglio, in Senato l'informativa di Daniela Santanchè. La ministra del Turismo è chiamata a rispondere all'inchiesta giornalistica di Report in merito alle sue società. Nel mirino della trasmissione televisiva la gestione delle aziende a lei riconducibili, tra fornitori non pagati e dipendenti che ancora attendono il tfr post licenziamento.
Santanchè è finita nel mirino delle opposizioni e in molti hanno invocato le sue dimissioni. Su tutti Elly Schlein: alla trasmissione Agorà su Rai3, la segretaria dem ha puntato la lente d'ingrandimento sulle "cose molto gravi" su cui la ministra ha da riferire.
Tra chi difende a spada tratta Santanchè c'è in prima fila la premier Giorgia Meloni, che ha spiegato di credere nella sua innocenza. A detta della premier, la ministra avrebbe chiarito la propria posizione in Aula.
Esordendo in Aula a Palazzo Madama, la ministra del Turismo parla di "una campagna di vero e proprio odio" nei suoi confronti.
Dopo aver ringraziato l'esecutivo e la presidente del Consiglio "per la solidarietà", Santanchè ha difeso il suo lavoro sottolineando di fare impresa da quando ha 25 anni.
L'ex sottosegretaria alla Presidenza del Consiglio del governo Berlusconi ha ribadito di non essersi "mai appropriata di nulla che non mi appartiene".
Nel corso dell'informativa, Santanchè ha parlato di "pratiche sporche e schifose" provenienti dalla stampa.
Al termine dell'informativa, sulla vicenda è intervenuto il pentastellato Stefano Patuanelli. Il capogruppo del Movimento 5 Stelle al Senato ha annunciato di aver presentato una mozione di sfiducia nei confronti di Daniela Santanchè.
Ad accompagnare le parole di Patuanelli, i grillini hanno lanciato il coro "dimissioni, dimissioni" all'indirizzo della ministra.
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