10 Jul, 2023 - 10:25

Destiny Aminu, storia del pilone della nazionale di rugby U20

Destiny Aminu, storia del pilone della nazionale di rugby U20

Destiny Aminu è uno dei talenti da tenere d'occhio nella nostra nazionale di rugby U20 attualmente impegnata nella World Rugby U20 Championship

Destiny Aminu: dalla periferia alla nazionale di rugby U20

Classe 2003, nato a Benin, Nigeria. 120 chili per quasi un metro e novanta di altezza. Una carriera tra Leonorso, Rugby Udine e attualmente il Mogliano Rugby. Una storia, quella di Destiny Aminu, che lo vede i suoi primi capitoli scritti a San Bernardo di Godia, zona periferica di Udine. E' li che vive Aminu compiuti i sei anni, da quando i suoi genitori si sono trasferiti dall'Africa all'Italia. E fin da sempre c'è stato l'amato rugby nella sua vita, dando calci al pallone ovale tra i manti verdi del Leonorso al Bearzi, del Rugby Udine di Paderno e infine quelli del quartiere Aurora. Il suo talento è cristallino, la forza fisica impressionante e il carattere non manca. Passo dopo passo, esordio dopo esordio, ecco il suo nome nella lista dei convocati della nazionale di rugby U20 per il Mondiale, sotto la guida di Mister Brunello. Ma per il pilone sinistro azzurro la competizione non inizia sotto una buona stella. Infatti, nella prima partita del Pool C contro l'Argentina della World Rugby U20 Championship il Nostro viene espulso al sedicesimo minuto per un placcaggio irregolare su Elizalde. La squalifica è di quattro turni:

Aminu è comparso davanti alla Commissione dovendo rispondere dell’infrazione alla regola 9.16 (contrasto senza tentativo di placcaggio), ma una più approfondita analisi dell’accaduto ha spostato la valutazione della stessa sul piano di una contemporanea infrazione alla regola 9.11 (il giocatore deve evitare atteggiamenti avventati o potenzialmente pericolosi) e 9.13 (placcaggio pericoloso). Il giocatore ha ammesso la propria responsabilità e ha accettato come congrua la decisione del cartellino rosso. Dopo aver considerato tutte le prove disponibili e la gravità del contatto, la Commissione ha successivamente stabilito che l'infrazione fosse meritevole di una sanzione di livello intermedio (squalifica per sei partite), ma che considerati altresì alcuni elementi mitiganti, fosse ammissibile una sua riduzione di un terzo, con il risultato finale di un’interdizione complessiva di quattro partite

Questo recitava il comunicato ufficiale. Una decisione a cui seguì subito la risposta di Brunello: Che dire, chiaramente siamo delusi, la partita stava andando esattamente come l’avevamo pensata, con un equilibrio sostanziale che poi però è stato rotto dal cartellino rosso ad Aminu. In una competizione come questa, dove la differenza la fanno i dettagli, l’inferiorità numerica per più di trequarti di gara incide tantissimo, e propri di questo episodio, della sua dinamica, tutti noi dobbiamo fare tesoro in vista delle prossime partite, proseguendo poi:

Dopo l’Argentina coi ragazzi abbiamo parlato tanto, lavorando in questi giorni sull’aspetto mentale. Dopo il cartellino rosso ad Aminu, cui abbiamo espresso tutta la nostra vicinanza avendo già concluso il suo Mondiale, la squadra ha subito il colpo, faticando a mantenersi pericolosa pur senza mai mollare. Uno scollamento che nel secondo tempo è rientrato, riuscendo anche a costruire qualche occasione pericolosa, ma certamente contro il Sudafrica dovremo essere molto più concreti. Quanto accaduto a Destiny ci deve servire come riferimento per le prossime gare, con i regolamenti attuali una leggerezza dettata dal contesto della gara può costare tantissimo, e questo va tassativamente evitato ha concluso Brunello dopo aver condiviso le sue scelte."

La sconfitta con le Fiji

Intanto la sua nazionale ha sfidato poche ore fa le Fiji rimediando una sconfitta per 26 a 41. Per la selezione dei nostri giovani rugbisti ora non resta che dare il massimo nello spareggio salvezza contro il Giappone. Qui di seguito il tabellino completo:

Italia:

15 Gesi Alessandro, 14 Elettri Lorenzo, 13 Passarella Dewi, 12 Bozzo Nicola, 11 Douglas Matthias Leon, 10 Brisighella Simone, 9 Battara Sebastiano, 8 Botturi Jacopo, 7 Odiase David, 6 Lavorenti Filippo, 5 Mattioli Alex, 4 Pontarini Enrico, 3 Gallorini Marcos Francesco, 2 Quattrini Giovanni (C), 1 Taddei Samuele.


A disposizione: 16 Gasperini Nicholas, 17 Bartolini Riccardo, 18 Pisani Federico Domenico, 19 Berlese Carlos, 20 Rubinato Matteo, 21 Casilio Lorenzo, 22 Bozzoni Filippo, 23 Sante Giovanni.


Mete: Gallorini 4′, Quattrini 24′, Botturi 59′, Gasperini 61′
Trasformazioni: Brisighella 5′, Brisighella 60′, Brisighella 62′

Fiji:

15 Isikeli Basiyalo, 14 Sireli Masiwini, 13 Waqa Nalaga, 12 Pateresio Finau, 11 Manieta Navonovono, 10 Isaiah Ravula, 9 Philip Baselala, 8 Juda Saumaisue, 7 Moti Murray (C), 6 Sakenasa Nalasi, 5 Nalani May, 4 Mesake Vocevoce, 3 Breyton Legge, 2 Kavaia Tagiveitaua, 1 Moses McGoon.


A disposizione: 16 Josh Kina, 17 Marika Toga, 18 Lasaro Vuluma, 19 Semi Tokitani, 20 Emosi Natubailagi, 21 Zach Kama, 22 Frank Ralogaivau, 23 Bronson Lee.

Mete: Vocevoce 10′, Basiyalo 29′, Masiwini 37′, Nalasi 67′, Finau 73′
Trasformazioni: Ravula 11′, Ravula 30′, Ravula 38′, Ravula 68′, Ravula 74′
Calci di punizione: Ravula 17′, Ravula 51′

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Alessio Belli
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