La vicenda che ha coinvolto Leonardo La Russa, figlio cadetto del Presidente del Senato accusato di violenza sessuale, ha infiammato le pagine dei giornali negli ultimi giorni. Oggi arriva la replica dello staff di La Russa, che si propone di chiare la posizione dell'esponente di Fratelli d'Italia sulla spinosa questione, politica e mediatica oltre che grave fatto di cronaca.
Così si apre la nota, che evidentemente si muove nella direzione di una presa di distanza di La Russa dalla questione che ha investito il figlio. Non manca però la vena polemica: per lo staff infatti, «da un punto di vista mediatico, risulta, però, ormai passato il segno».
I cooperatori di La Russa si riferiscono in particolare ai molteplici errori dei media nel presentare la notizia e nel riportare le informazioni riguardo a Leonardo:
Inoltre, si segnala nella stessa nota anche un certo travisamento ideologico della vicenda:
Lo staff se la prende poi con «chi si sostituisce ai Pm», pretendendo di poter erigere indagini e richiedere istruttorie. Inoltre «travalica ogni rispetto l’operato di associazioni di sinistra che affiggono manifesti e preannunciano flash-mob politici e diffamatori».
Insomma, per i cooperatori di La Russa sarebbe in atto un vero e proprio attacco personale contro la figura del senatore, che si serve delle incriminazioni del figlio per togliere credibilità ad uno dei più importanti esponenti del Governo Meloni. Per questo motivo, lo staff ha ritenuto necessario ribadire «l’invito ad affidarsi unicamente al lavoro degli inquirenti», mente «si augura che termini ogni speculazione politica della vicenda».
La famiglia La Russa, fa però sapere la nota, non rimarrà impassibile a ciò che fino ad ora è successo a livello mediatico:
Nel frattempo, proseguono le indagini della Procura sulle accuse di violenza sessuale mosse da una ex compagna di scuola a Leonardo Apache La Russa. Gli inquirenti stanno ora valutando se inoltrare alla Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato una richiesta per entrare finalmente in possesso del cellulare di Leonardo.
La richiesta ufficiale di sequestro è necessaria, in quanto la sim del cellulare del ragazzo è intestata all'attuale Presidente di Palazzo Madama. Rimane comunque sempre possibile l'evenienza in cui Leonardo scelga di consegnare autonomamente il telefono alle indagini.