In audizione in commissione Ambiente, alla Camera, il commissario alla ricostruzione post alluvione in Emilia-Romagna Francesco Paolo Figliuolo torna a parlare della ripartizione dei fondi. Il generale intende fare tesoro del terremoto che, negli anni Ottanta, colpì l'Irpinia e la Basilicata, sua terra d'origine.
Bisogna fare in maniera veloce, non affrettata, ma fare bene: essere sicuri di dare a chi effettivamente ha avuto il danno. Purtroppo nel terremoto che colpì negli anni '80 la Basilicata e l'Irpinia si assistette a fenomeni che qui sicuramente non capiteranno, però ritengo che a tutti i livelli un minimo di controlli veloci informatizzati vanno comunque fatti perché io, e voi parlamentari me lo insegnate, abbiamo il dovere morale e cogente di dare a chi ha patito i danni.
In merito all'ordine da seguire, secondo Figliuolo il primo focus "va sul dissesto idrogeologico", sul quale "stiamo già lavorando".
La prima cosa che farò, non appena avrò le risorse e dopo aver fatto la ricognizione, sarà erogare i fondi partendo dai Comuni più piccoli e più esposti.
Alluvione in Emilia-Romagna, Figliuolo: "Da smaltire oltre 150mila tonnellate di rifiuti"
Sul tavolo la gestione di "150mila tonnellate di rifiuti", da smaltire "entro metà settembre prossimo". Il commissario sottolinea "il grande impegno e lo sforzo per definire un piano integrato di gestione eccezionale dei rifiuti urbani".
Supporterò appieno la regione nella soluzione delle tematiche più spinose connesse al trattamento delle macerie e dei fanghi affinché la loro gestione non aggravi la tenuta generale del sistema. A breve individuerò nei presidenti di regione i subcommissari con i quali lavoreremo conducendo i necessari approfondimenti.
Una gigantesca mole di lavoro, per la quale è stata stanziata la somma di 1 miliardo e 28 milioni di euro per il 2023. Per il 2024 e 2025, ricorda il generale, sono invece previsti rispettivamente 750 milioni e 841 milioni.
Sono sinceramente e profondamente convinto che troverò in tutti massimo supporto perché ritengo ancora una volta che senza un lavoro di squadra non si possano perseguire obiettivi.