Lorenzo Leonarduzzi risponde alle accuse ed era inevitabile. In onda o fuori onda, resta il fatto che le uscite del giornalista hanno infiammato quest'estate già bollente di suo e le polemiche non riescono a smorzarsi. Un po' come un incendio che prende corpo grazie al vento che soffia, il suo comportamento è stato preso come esempio di un machismo dannoso nel mondo dell'informazione e anche in quello generale e difficilmente cadrà presto nel dimenticatoio. Al netto del giudizio personale, resta la curiosità di come sia potuto accadere e in questo l'uomo ha una teoria piuttosto inattesa. Vediamo insieme di cosa si tratta.
In un'intervista al Corriere della Sera, il diretto interessato risponde al dubbio principale e cioè a quale possa essere stata la dinamica dell'incidente. Ecco come l'ha spiegata lui:
Una difesa "tecnica", quindi, che in molti, però, giudicano piuttosto blanda. Soprattutto perché si aggiunge ad un episodio passato non dissimile dal quale però l'accusato si smarca così:
Tornando sulla dinamica delle dichiarazioni di Leonarduzzi ai Mondiali di nuoto, l'uomo ha spiegato che il microfono era rimasto aperto per ricevere le indicazioni su quando si poteva tornare in onda e la cuffia era rimasta appoggiata sul tavolo, ma aveva avuto indicazioni che in onda c’era il TG e non era previsto che andasse in onda su Rai Play 2. Tutto questo scenario ha indotto il giornalista a pensare a qualcosa di diverso dalla brutta figura.
Mentre il paese s'indigna per commenti che possono essere ascritti al body shaming e al sessimo, lui pensa al complotto e lo dichiara ufficialmente:
A dire il vero, l'azienda non sembra così conciliante. L’a.d. della Rai, Sergio, infatti, ha così stigmatizzato l'incidente di Leonarduzzi e Mazzucchi al Mondiale di nuoto:
E la storica voce di Viale Mazzini Riccardo Cucchi invita i colleghi coinvolti a rispettare il microfono e i telespettatori. Quel che è oggettivo in queste ricostruzioni personali che, da oggi, le telecronache dei tuffi in Rai del Mondiale di nuoto a Fukuoka sono affidate a Nicola Sangiorgio con il commento tecnico di Oscar Bertone. La speranza è che questo brutto episodio che in poche ore ha attirato l'attenzione di tutto il paese si trasformi in un'occasione importante di visibilità per uno sport che, abitualmente, non è conosciuto e seguito come il calcio o il tennis. Le nostre atlete stanno facendo grandi cose e meritano il nostro supporto.