C'era anche Sergio Mattarella al consueto appuntamento con l'assemblea di Federcasse, abbreviazione di Federazione Italiana delle Banche di Credito Cooperativo. Un istituto tutto italiano, che trova le proprie radici, ricorda il presidente della Repubblica, nell'articolo 3 della Costituzione.
Proprio sotto questo aspetto Mattarella ricorda il ruolo delle Bcc, la cui presenza resta "capillare" sul territorio italiano e alle quali la Repubblica "è riconoscente".
La prima cassa rurale italiana fu costituita nel 1883 a Loreggia su impulso di Leone Wollemborg. Il ministro delle Finanze del governo Zanardelli si basò sul modello sviluppato in Germania da Friedrich Wilhelm Raiffeisen.
Il capo dello Stato fa sue le parole dello stesso Wollemborg, tra il 1901 e il 1903, ricordando che "l'ineguaglianza provocherà sempre più odio". E allora l'obiettivo diventa quello di lavorare "alla causa della concordia sociale".
Un tema particolarmente caro al presidente della Repubblica, quello di guardare al domani facendo tesoro degli insegnamenti di ieri. E infatti Mattarella ribadisce come "mancheremmo di senso della storia se non avessimo appreso la lezione per cui i principi" della Costituzione "trovano effettiva applicazione se vengono fatti vivere nelle diverse congiunture storiche, con i loro continui cambiamenti".
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