Grecia ancora una volta nella morsa degli incendi, che questa volta hanno preso di mira una serie di villaggi sull'isola di Corfù. Tutto è cominciato ieri, domenica 23 luglio, quando nel pomeriggio le autorità hanno evacuato 17 villaggi.
I primi bagnanti accompagnati al sicuro dalla guardia costiera si trovavano sulla spiaggia di Nisaki. I pompieri hanno lavorato per tutta la notte per spegnere le fiamme, impedendo che il rogo potesse raggiungere le abitazioni.
Residenti e turisti, circa 2.500 persone in totale, sono stati allontanati per motivi di sicurezza. Secondo quanto riportato dal quotidiano greco Kathimerini, gli operatori hanno smistato la gente tra lo stadio Agios Markos e il Teatro Municipale di Corfù. In generale, fanno sapere i media greci, la circolazione sull'isola è piuttosto congestionata.
Un episodio, quello avvenuto a Corfù, che fa da seguito alla tragica situazione di Rodi. In base a quanto accaduto sull'isola nel Mar Egeo, il segretario generale della Protezione civile greca ha dichiarato lo stato di emergenza nell'area municipale di Rodi Sud.
Un rogo di proporzioni smisurate, a lungo fuori dal controllo dei pompieri. È stato necessario evacuare circa 30mila persone, di cui 2mila via nave. Le fiamme hanno portato via una vasta area di foresta e distrutto anche edifici, tra cui alberghi di lusso e molte abitazioni.
I vigili del fuoco restano dunque in prima linea, impegnati a lottare contro le alte temperature e i forti venti. Un portavoce della polizia ha parlato della "più grande operazione di evacuazione mai avvenuta in Grecia".
Una vicenda che ha reso necessario persino l'intervento dell'Unione Europea, che ha offerto il proprio supporto dispiegando vigili del fuoco e mezzi antincendio a Rodi. Il portavoce Ue per la gestione delle crisi, Balazs Ujvari, ha parlato di una "importante operazione antincendio europea in corso" in tutto il Paese. Fiamme anche nell'Attica e nel Peloponneso.
Una situazione, quella su tutta l'area ellenica, che viene costantemente monitorata anche da compagnie aeree e agenzie di viaggio, pronte ad annullare le vacanze di migliaia di persone.
Alcuni operatori stanno persino inviando aeromobili ad hoc per far rientrare i propri clienti in Italia. Tra questi, EasyJet ha annunciato la cancellazione di tutti i pacchetti vacanza per l'isola di Rodi fino a mercoledì 26 luglio. Previsti cambi di destinazione gratuiti per chiunque abbia prenotato per viaggiare prima del 29 luglio.
Intanto, Astoi Confindustria Viaggi stima una presenza di un numero tra i 7 e gli 8mila turisti italiani a Rodi, esclusi gli sbarchi dalle crociere. Anche la Farnesina monitora lo stato dei fatti e si sta coordinando con l'ambasciata italiana ad Atene e gli operatori, al fine di riuscire ad assistere al meglio i cittadini.
La Protezione Civile greca, si legge in una nota del ministero degli Esteri nostrano, ha organizzato centri di accoglienza e raccolta e sta facilitando i trasporti verso l'aeroporto di Rodi e i porti disponibili per evacuare l'isola. Chi aveva in programma una partenza imminente per Rodi, dunque, farebbe bene a considerare una destinazione alternativa nelle vicinanze.