L'ondata di caldo rischia di compromettere gli acquisti degli italiani. Ne è convinta Confesercenti, che in vista dell'imminente tavolo sull'emergenza al ministero del Lavoro traccia un disegno sui consumi delle famiglie in questo periodo bollente.
A rischio c'è un giro d'affari da circa 3,4 miliardi di euro. I consumatori, infatti, sono sempre più scoraggiati dalle alte temperature a stare all'aperto. Ne consegue un inevitabile rallentamento negli acquisti, proprio in un periodo, quello dei saldi, solitamente propizio per le attività.
Oltre agli acquisti a rilento, in tutta Italia, spiega Confesercenti, le imprese denotano un cambiamento delle fasce orarie di chi va a fare compere nei negozi. Si va sempre più verso una graduale rinuncia allo shopping nelle ore più calde, con cittadini e turisti che prediligono il tardo pomeriggio, soprattutto dalle 18 in poi.
In pericolo ci sono soprattutto mercati e mercatini all'aperto, che spesso concentrano le loro attività in mattinata. In questi casi, l'associazione che tutela le imprese segnala cali delle vendite fino al 30% rispetto a luglio 2022.
In difficoltà anche la ristorazione, tra temperature elevate nelle cucine e impossibilità di posizionare tavoli all'esterno. In un quadro a tratti drammatico, Confesercenti sottolinea di aver "invitato gli associati ad adottare tutti i provvedimenti di prevenzione per ridurre al minimo il rischio espositivo dei dipendenti".
Una chiosa da parte dell'associazione è dedicata all'utilizzo dei condizionatori, che provoca un picco dei consumi elettrici. Nella prima settimana dall'avvento di Caronte, questi ultimi risultano in aumento del 7%. Un vero e proprio salasso per le famiglie, con una spesa per l'energia stimata a quota 20 miliardi per fine anno.