Secondo i media statali di Pechino, la Cina ha "licenziato" il suo ministro degli Esteri. Già questo basterebbe a destare qualche sospetto, ma il mistero si infittisce considerando che Qin Gang non appare in pubblico da ben quattro settimane.
Lo scorso 17 luglio, dagli Usa si era rincorsa l'ipotesi di "problemi di salute" per l'ormai ex capo della diplomazia. In carica da poco meno di sette mesi, Qin sarebbe stato rimosso da Xi Jinping in persona. Secondo l'agenzia Xinhua, la decisione è arrivata attraverso un decreto presidenziale, firmato dallo stesso leader di Pechino.
L'annuncio dell'avvicendamento ai vertici del ministero degli Esteri cinese è arrivato durante il vertice dell'organo legislativo del parlamento di Pechino. Nessuna traccia, almeno in forma ufficiale, delle motivazioni di questa scelta.
L'ultima apparizione pubblica dell'ex ministro risale al 25 giugno scorso: in quell'occasione aveva ricevuto il viceministro degli Esteri russo Andrei Rudenko. Era il giorno dopo dell'ammutinamento fallito ad opera dei mercenari della Wagner. Una settimana prima, Qin aveva incontrato a Pechino il segretario di Stato Usa Antony Blinken.
Nel corso della riunione del Comitato Permanente dell'Assemblea Nazionale del Popolo cinese è stato reso noto il nome del successore di Qin Gang. Si tratta di Wang Yi, che al momento riveste il ruolo di capo della Commissione per gli affari esteri del Partito comunista cinese.
Un alto diplomatico perfetto per il ruolo, che peraltro aveva già ricoperto tra il 2013 e il 2022. Attualmente, Wang si trova in Sudafrica per partecipare al vertice Brics, che vede coinvolti Brasile, Russia, India, Cina e lo stesso Sudafrica. Nei mesi passati, il neo ministro era anche stato a Roma, per un incontro con il nostro ministro degli Esteri Antonio Tajani.
Il sito web del ministero degli Esteri di Pechino, intanto, non ha perso tempo e ha rimosso tutte le attività di Qin Gang. Nel Paese del Dragone rimbalzano alcune indiscrezioni su una presunta relazione extraconiugale che l'ex ministro avrebbe intrattenuto con una giornalista di Phoenix Tv, mentre era ancora ambasciatore cinese negli Stati Uniti.