Il leghista ragionevole, quello moderato, quello di istituzione e non di piazza. Luca Zaia, governatore della Regione Veneto, è stato negli anni attorniato da diversi epiteti. Ma tutti quanti, evidentemente, avevano lo stesso intento: distinguerlo dall’impostazione politica e comunicativa di Matteo Salvini. Offre saggio di questa differenziazione, Luca Zaia, in un paio di interviste rilasciate oggi Corriere della Sera e Repubblica. Al primo quotidiano interviene per commentare la storia di Gloria: la donna di 78 anni, paziente oncologica residente in Veneto, che ha deciso porre fine alle proprie sofferenze con la morte volontaria: Una risposta civile – così l’ha definita il governatore – ad una cittadina. Attraverso un approccio decisamente progressista rispetto a quello solito del Carroccio, poi, Zaia ha detto che:
Ai microfoni di Repubblica, invece, il Presidente di Regione interviene sul tema del cambiamento climatico. Cogente, anche in Veneto tra le altre regioni, per via dei grossi danni che sta arrecando in queste ore il maltempo. Le sue parole:
Queste le parole di Luca Zaia in tema di cambiamenti climatici e transizione ecologica. Il governatore, come già aveva fatto durante il Covid quando pure diede prova di distinguo rispetto ai vertici del partito di riferimento, dimostra di volersi affidare ciecamente alla scienza. Ecco perché, in un passaggio successivo, bacchetta i negazionisti e coloro che chiudono gli occhi dinanzi ai cambiamenti in essere dell’ecosistema. Le sue parole:
Poi, parafando una nota attivista famosa per le sue battaglie a favore dello sviluppo sostenibile e contro il cambiamento climatico, ha aggiunto: Non dobbiamo lasciare questa battaglia ai giovani, dobbiamo combatterla con loro. Il riferimento, ovviamente, è a Greta Thunberg. All’intervistatore che glielo fa notare, Zaia ha risposto:
Infine, tornando sui disagi delle scorse ore, il governatore ha chiosato:
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