Come comprare casa con i bonus edilizi e ottenere lo sconto fino all'85% sfruttando il sismabonus acquisti? Arrivano novità dalle interpretazioni dell'Agenzia delle entrate che mirano ad allargare il più possibile il numero delle operazioni di compravendita degli immobili che siano stati abbattuti e ricostruiti per eliminare il rischio sismico. Con il sismabonus acquisti si può arrivare a un'agevolazioni fiscale fino all'85% a seconda delle classi di rischio che si riducono con i lavori di demolizione e ricostruzione, a condizioni vantaggiose dal punto di vista del beneficio fiscale.
L'Agenzia delle entrate è intervenuta nei giorni scorsi con l'Interpello numero 398 del 2023 per chiarire alcuni aspetti relativi a chi acquisti l'immobile: il bonus può essere utilizzato a prescindere dal compratore della casa. Inoltre, il Fisco ha ripreso precedenti interpelli per spiegare che non vi è un limite massimo di acquisti che si possono fare con il sisma bonus. Infine, risulta indifferente la destinazione d'uso dell'immobile ai fini dell'agevolazione fiscale.
Maggiori compravendite di immobili con i bonus edilizi e, in particolare, più possibilità di comprare casa con il sismabonus acquisti che consente di ottenere uno sconto fino all'85% del prezzo, purché vi sia stata demolizione e ricostruzione dell'edificio oggetto di vendita.
È quanto prevede questa tipologia di agevolazione con una detrazione fiscale del 75% nel caso in cui il miglioramento del rischio sismico con la demolizione e la ricostruzione sia di una sola classe, o una detrazione fiscale massima dell'85% nel caso in cui il "salto" sia di due classi. In risposta a una società interpellante, l'Agenzia delle entrate ha chiarito che, mentre per il venditore dell'immobile sono individuate delle figure ben specifiche, ciò non avviene per i compratori. Chi acquista ottiene lo sconto a prescindere dal ruolo che riveste e, soprattutto, indifferentemente dall'essere una società, un professionista o un privato.
A tal proposito, il decreto legge numero 63 del 2013 specifica che il venditore dell'immobile demolito e ricostruito deve essere, necessariamente, la società di costruzioni o di ristrutturazioni. La stessa società può rivendere, con lo sconto, gli immobili ricostruiti anche a un'altra società che acquista con la detrazione fiscale del 75% o dell'85% a seconda dei casi. Pertanto, con l'Interpello numero 398 l'Agenzia delle entrate ha posto un punto fermo in merito al compratore dell'immobile ricostruito.
Il quesito sul bonus per l'abbattimento del rischio sismico era stato posto da una società di costruzione intenzionata a cedere le unità abitative a un'altra impresa, avente simile compagine societaria, una volta effettuati i lavori di demolizione e di ricostruzione di alcuni edifici. In tal caso, l'Agenzia delle entrate ha chiarito che, mentre per la figura del venditore il decreto 63 del 2013 ponga delle precise indicazioni, per quella di chi compri la casa ristrutturata non vi siano qualificazioni da rispettare.
Con lo stesso Interpello, l'Agenzia delle entrate chiarisce inoltre altri due dubbi relativi al sisma bonus. Il primo riguarda la possibilità che vi sia un limite massimo di unità che possono essere acquistate da un unico acquirente. Su questo punto, l'Agenzia delle entrate ha fornito parere negativo, non essendoci una previsione normativa che fissi un tetto massimo di unità ammessa allo sconto del sisma bonus. Infine, l'Agenzia delle entrate spiega che la tipologia di immobile acquistata - residenziale o produttiva - sia irrilevante nel caso del sismabonus acquisti.