L'ambiente politico in Italia è sempre in evoluzione e le ultime statistiche sui partiti e sulle coalizioni non fanno eccezione. La Supermedia dei sondaggi politici YouTrend/Agi aggiornata al 3 agosto offre un'analisi ponderata delle intenzioni di voto dei cittadini italiani. L’impressione è che regni ancora la stabilità a livello politico, mentre prima della pausa estiva si guarda con attenzione al prossimo step delle elezioni europee del 2024.
La Supermedia, aggregata da sondaggi realizzati tra il 20 luglio e il 2 agosto 2023, rivela delle tendenze interessanti tra i principali partiti politici in Italia. La situazione generale è rimasta abbastanza stabile, ma ci sono alcuni sviluppi che meritano un'attenzione particolare.
Fratelli d'Italia (FDI) continua a guidare la classifica con il 29% dei consensi, seguito dal Partito Democratico (PD) che si posiziona poco sopra il 20%. La loro presenza dominante è un indicatore significativo del panorama politico attuale, con altri partiti che seguono a una certa distanza.
Il Movimento 5 Stelle (M5S) si trova al terzo posto con il 16%, mentre la Lega registra un leggero calo al 9,2%. Forza Italia, Azione, Verdi/Sinistra, Italia Viva, +Europa, Italexit, Unione Popolare e Noi Moderati completano l'elenco con percentuali variabili, sotto l’8%. Significativo l’influsso delle tensioni tra Azione e Italia Viva, con quest’ultimo che perde lo 0,1% e scende sotto il 3%, mentre Azione rimane stabile al 3,7%.
Di seguito la tabella con le percentuali relative alle intenzioni di voto aggiornate al 3 agosto e il confronto con quelle di 2 settimane fa. Poche le variazioni significative.
PARTITO | RILEVAZIONE 3 AGOSTO 2023 | RILEVAZIONE 20 LUGLIO 2023 | VARIAZIONE |
Fratelli d’Italia | 29% | 28,8% | +0,2% |
Partito Democratico | 20,1% | 20,1% | = |
Movimento 5 Stelle | 16% | 15,8% | +0,2% |
Lega | 9,2% | 9,4% | -0,2% |
Forza Italia | 7,4% | 7,6% | -0,2% |
Azione | 3,7% | 3,7% | = |
Verdi e Sinistra | 3,2% | 3,2% | = |
Italia Viva | 2,9% | 3% | -0,1% |
+Europa | 2,9% | 3% | -0,1% |
Italexit | 1,9% | 1,9% | = |
Unione Popolare | 1,7% | 1,3% | +0,4% |
Noi Moderati | 0,8% | 0,7% | +0,1% |
Per l’elaborazione della Supermedia YouTrend-Agi sono stati considerati i sondaggi degli istituti Tecnè (22 e 29 luglio), SWG (24 e 31 luglio), Ipsos (29 luglio), Euromedia (30 luglio) e Demopolis (2 agosto). La ponderazione viene effettuata considerando diversi fattori come la consistenza campionaria, la data di realizzazione e il metodo di raccolta dei dati.
Le coalizioni politiche hanno anch'esse mostrato alcune fluttuazioni. Il centrodestra è leggermente diminuito al 46,4%, il Centrosinistra al 25,6%, mentre il M5S ha guadagnato lo 0,2% e il Terzo Polo ha perso lo 0,1%. Italexit e gli altri partiti minori sono rimasti invariati.
Una delle questioni salienti che emergono dai dati è la situazione tra Italia Viva e Azione. Le tensioni tra questi due partiti potrebbero presentare delle sfide in vista delle prossime elezioni europee, considerando le loro percentuali attuali. Lo scontro è inevitabile, la risoluzione impossibile: già in questo fine settimana, infatti, i due partiti dovrebbero avere gruppi parlamentari separati.
I dati presentati dalla Supermedia YouTrend/Agi prima della pausa estiva delineano un quadro piuttosto stabile dello scenario politico italiano. Sebbene la maggior parte dei partiti e delle coalizioni rimangano stabili, le variazioni osservate e i potenziali conflitti tra certi partiti potrebbero avere implicazioni future.
L'attenzione ora si sposta verso le elezioni europee del 2024, dove queste dinamiche potrebbero giocare un ruolo cruciale. La Supermedia, analizzando i dati emersi dai sondaggi elaborati da diversi istituti, funge da termometro importante per individuare i trend elettorali e attualmente, oltre al consolidamento del centrodestra, e soprattutto di Forza Italia, spicca una certa stabilità, che potrebbe però essere crepata da una importante percentuale di astensionismo: difficile ora sapere se chi non sa chi votare finirà per non farlo o verterà su qualche partito. Considerate le eventuali percentuali di chi non si esprime, la loro intenzione di voto potrebbe cambiare le carte in tavola?