Previsto un boom di assunzioni nella scuola a tempo indeterminato, con moltissimi posti liberi a disposizione, la maggioranza dei quali sono docenti e personale Ata, grazie all'autorizzazione da parte del Governo di assunzioni su larga scala nel settore. Vediamo nel dettaglio come sono ripartiti i nuovi posti e la decisione del Consiglio dei Ministri nel dettaglio, con le dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara.
Il Consiglio dei Ministri, nella sua 46ª sessione tenutasi il 3 agosto, ha approvato l'assunzione di 62.000 unità di personale nelle scuole italiane per l'anno accademico 2023/2024. Tale decisione è stata comunicata attraverso un annuncio ufficiale del Ministero dell'Istruzione e del Merito.
La suddivisione dei nuovi posti è stata effettuata in questo modo:
Queste assunzioni sono dirette ai posti effettivamente vacanti e disponibili all'interno del sistema scolastico.
Secondo il Ministro dell'Istruzione e del Merito, Giuseppe Valditara, questa mossa rappresenta un momento cruciale per il sistema educativo italiano, contribuendo alla funzionalità delle scuole, comparto sempre in crisi a livello professionale e funzionale, nonché alla riduzione del precariato.
È stato inoltre annunciato un concorso PNRR per settembre, con l'obiettivo di raggiungere un totale di 70.000 posti nei prossimi anni. Questo è quanto si legge nella nota:
Il concorso docenti prevede requisiti specifici per i posti comuni e di sostegno. Per quanto riguarda i requisiti richiesti per i posti comuni, bisogna possederne uno tra i seguenti:
Per quanto riguarda i posti di sostegno, invece, la partecipazione è ammessa con il titolo di specializzazione per il grado di scuola specifico.
Il Ministro ha dichiarato che le procedure concorsuali sono già avviate e che le regole del concorso sono in fase di condivisione con Bruxelles. Le procedure dovrebbero iniziare in autunno. Infatti, si legge nella nota:
Il Ministro Valditara ha inoltre annunciato la firma del Decreto che stabilisce i nuovi percorsi di formazione iniziale per gli insegnanti di Scuola secondaria di primo e secondo grado. Il percorso formativo standard prevede l'acquisizione di almeno 60 CFU. Chi ha già effettuato un servizio di durata almeno triennale e chi ha conseguito 24 crediti formativi in base all’ordinamento, sono invece previsti percorsi per 30 o 36 CFU.
Le prove sono strutturate in una fase scritta con quesiti a risposta multipla (50 quesiti in 100 minuti), finalizzata a valutare le competenze in ambito pedagogico, psicopedagogico, didattico-metodologico, informatico e conoscenza della lingua inglese, e in una prova orale, dove saranno valutate anche le competenze didattiche e la capacità nell’insegnamento, da certificare anche tramite un eventuale test apposito.