Il ministro dell'Ambiente Gilberto Pichetto Fratin incontrerà martedì 8 agosto alle ore 15 una delegazione dei giovani di Ultima Generazione, il collettivo che a suon di proteste e azioni dimostrative ha cercato di puntare il più possibile l’attenzione del nostro Paese sul tema del cambiamento climatico. Nel TGPlus di Cusano Italia Tv, condotto da Lorenzo Capezzuoli Ranchi, è intervenuto Tommaso Juhasz, uno dei portavoce del collettivo.
Incontro Ultima generazione-Pichetto Fratin: "Speriamo in confronto reale"
- Tommaso Juhasz, cosa vi aspettate dall’incontro con il ministro di domani?
Sarà molto interessante. La nostra delegazione arriverà al ministero domani con la voglia di un confronto reale, sui fatti e sulle idee: siamo curiosi di vedere quella che è la forza del dubbio di cui Fratin ha dato mostra nel famoso dialogo con la giovane sull’ecoansia. Andremo lì per chiedere conto di quale è la traiettoria del nostro Paese nel mantenere gli impegni che ha già preso con i FitFor55, quelli che sono la lunga serie di impegni in cui abbiamo già preso impegni per la reale transizione ecologica. Speriamo riesca a garantire, il ministro Pichetto Fratin, l’impegno del governo per evitare il peggio, le conseguenze più devastanti del cambiamento climatico. Sarà interessante, speriamo in un confronto aperto ed onesto dove riuscire a condividere la nostra preoccupazione e a spiegargli che non siamo solo giovani, e che siamo preoccupati di una classe politica che non sembra particolarmente interessata né a prendere atto del problema -tanto che stiamo ancora discutendo delle cause della crisi climatica- né poi tantomeno ad avviare un processo dove il nostro Paese affronti le reali necessità che stanno emergendo prepotentemente oggi e quelle che emergeranno nel prossimo decennio.
La necessità reale di mettere in sicurezza nel nostro Paese è sempre più cogente. Il rischio, come stiamo vedendo questa estate, tra incendi, eventi meteorologici estremi, cedimenti delle infrastrutture… Ecco, a proposito, di questo dovremmo parlare molto di più: in Sicilia si sono sciolti i cavi (è accaduto a Catania, dove il grande caldo ha fuso i cavi interrati, ndr). Si è dimostrato che le infrastrutture italiane non sono pronte ad affrontare le condizioni estreme dei prossimi anni. Dovrebbe preoccuparci, e dovremmo chiederne conto come cittadini al governo. Come Ultima Generazione e le nostre azioni stiamo provando ad attivare nei cittadini un prendere atto della situazione e che hanno il diritto dovere di portare la loro voce davanti a quello che sta succedendo. Se siamo arrivati fin qui negli ultimi 30 anni qualcosa non ha funzionato. Dopo 30 anni di promesse siamo dovuti tornare a discutere delle cause del cambiamento climatico. La politica si sta dimostrando sorda ed incapace.
La politica "sorda e incapace"
- Il ministro dell’Ambiente Gilberto Pichetto Fratin sembra aver cambiato atteggiamento nel governo Meloni sul tema del cambiamento climatico: come valutate questo cambio da parte del ministro?
Bisogna intanto vedere se questo cambio sarà supportato da azioni: dovrà dimostrarci questa sua sensibilità nel suo agire politico. Se a livello umano sono pronto a scommetterci, poi bisogna farne una questione politica, con un’agenda da portare avanti in Parlamento. È necessario che queste preoccupazioni e lacrime si concretizzino altrimenti rimane un qualcosa che potrebbe fare un qualsiasi nonno. Ma lui non è un nonno a caso, è il ministro dell’Ambiente. Speriamo prenda concretezza questa sua preoccupazione.
- Sareste pronti a rinunciare alle vostre eco-manifestazioni?
Noi smetteremo in un qualunque momento il governo si dimostrasse realmente disposto a prendere atto della situazione e ad avviare un percorso per cui iniziamo a mettere in sicurezza il Paese e a garantire all’Italia un futuro dignitoso. Non avremmo problemi a smettere, anzi lo abbiamo detto in ogni momento: smetteremo il giorno dopo in cui inizieremo a ricevere rassicurazioni sul fatto che non stiamo venendo trascinati verso un futuro di catastrofe. Sarebbe bellissimo, io non vedrei l’ora di tornare a una vita normale insieme a tutti quelli che portano avanti le nostre campagne. Nessuno di noi vorrebbe fare quello che facciamo. Tenetelo bene in mente.