Visite fiscali 2023: senza perderci troppo in chiacchiere andiamo subito a vedere insieme che cosa devono fare i lavoratori in caso di malattia al fine di non perdere la possibilità di beneficiare dell'indennità che viene riconosciuta nelle circostanze in cui si verifica un evento morboso che causa l'incapacità temporanea del lavoratore a prestare la propria attività lavorativa.
A tal proposito, inoltre, andremo ad approfondire anche quelli che sono gli orari e le fasce di reperibilità per quanto riguarda le visite fiscali.
Quando un lavoratore dipendente si assenta dal lavoro per via di una malattia, indipendentemente dal fatto che si tratti di un lavoratore pubblico o di un lavoratore privato, egli dovrà recarsi dal proprio medico e richiedere a quest'ultimo la redazione e l'invio online di un apposito certificato o di un attestato all'INPS.
Nello specifico:
La presentazione della documentazione all'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale potrà avvenire in formato cartaceo, invece, esclusivamente nel caso in cui non risulti possibile l'invio telematico.
A partire dal 1° settembre 2017 la competenza per quanto riguarda le visite fiscali dei lavoratori in caso di malattia è stato trasferita esclusivamente all'INPS.
Dalla stessa data sopra citata, infatti, l'Istituto ha iniziato ad occuparsi anche delle visite mediche di controllo dei lavoratori pubblici in malattia, oltre che di quelli privati.
Tali visite fiscali sui lavoratori pubblici vengono effettuate sia d'ufficio che su richiesta da parte delle pubbliche amministrazioni interessate e da settembre 2017 riguardano anche il personale che appartiene a:
Per quanto riguarda gli orari nei quali possono essere effettuate le visite, invece, le fasce di reperibilità sono le seguenti:
Nel caso in cui i sopra citati lavoratori risultino assenti alla visita fiscale da parte dell'INPS, allora:
Nel caso in cui la malattia si verifichi quando il lavoratore si trova in uno Stato estero, le regole rimangono sostanzialmente invariate.
Nello specifico, il lavoratore dovrà produrre la certificazione medica al fine di comunicare all'INPS il proprio stato di malattia e sarà comunque tenuto a rispettare le fasce di reperibilità che abbiamo specificato durante il corso del precedente paragrafo.