Le tanto agognate vacanze non erano neanche cominciate per le due famiglie di turisti truffati a Jesolo: la casa-vacanze che avevano prenotato su un sito internet e per cui avevano già versato una caparra di 600 euro era già occupata.
Completamente inutile il tentativo di contattare il sito che ha gestito la prenotazione: i soldi della caparra erano già spariti e la truffa si è fatta evidente. L'agenzia che regolarmente regola gli affitti nell'immobile era del tutto ignara della prenotazione, così come gli inquilini dell'appartamento.
Alle due famiglie, arrivate da Como e da Treviso con a seguito figli neonati, non è rimasto altro da fare se non cercare una diversa sistemazione, dovendo dunque affrontare un'ulteriore spesa all'ultimo minuto.
Il trambusto festivo di agosto, con i prezzi degli alloggi che schizzano alle stelle e le famiglie disperate che cercano una sistemazione tranquilla, è l'habitat ideale per veder fiorire truffe simili a quella che ha interessato le due sfortunate famiglie a Jesolo. Segnalazioni di annunci farlocchi su case vacanze inesistenti o già occupate si sono registrate anche nel Salento e a Teramo. In questi due casi però i truffatori non l'hanno fatta franca.
A Torre dell'Orso, a Lecce, una 50enne aveva pagato 500 euro di caparra per un appartamento che esisteva solo nelle fotografie dell'annuncio. Gli inquirenti hanno presto identificato e denunciato il colpevole della truffa, un uomo di 50 anni di Brindisi.
Ad Alba Adriatica, alcuni turisti romani sono caduti vittima di una truffa simile: 300 e 200 euro per la prenotazione di due appartamenti che in realtà non esistevano. I carabinieri sono dunque stati allertati della situazione e, intervenuti, hanno individuato la presunta responsabile, ora indagata per truffa.
Le autorità non escludono che i furbetti che hanno truffato le due famiglie a Jesolo possano aver messo in circolazione altri falsi annunci per le loro case-vacanze inesistenti.
I Carabinieri dunque proseguono il loro lavoro di verifica e invitano i vacanzieri all'attenzione e alla denuncia tempestiva nel caso di truffa, in modo da avvisare altre possibili vittime dell'illecito.