Mancano poche settimane al ritorno a scuola, e come ogni anno, le famiglie italiane si trovano di fronte a un'altra sfida: il rincaro dei prezzi dei libri di testo e dei materiali scolastici. Secondo la Sil Confcommercio, l'aumento dei prezzi di copertina dei libri potrebbe raggiungere l'8%, con punte fino al 12% per alcuni titoli.
La sottosegretaria al ministero dell'Istruzione, Paola Frassinetti, ha sottolineato che il governo sta prendendo in considerazione misure a sostegno delle famiglie, tra cui detrazioni fiscali o fondi per garantire il diritto all'istruzione. Tuttavia, con l'avvicinarsi del mese di settembre, molti studenti stanno optando per il mercato dell'usato per risparmiare fino al 50% sui costi dei libri, nonostante le edizioni aggiornate ogni anno.
Tullia Nargiso, coordinatrice per il Lazio della Rete degli Studenti Medi, ha spiegato che l'iniziativa dei mercatini dell'usato ha avuto un grande successo, con uno scambio di circa 2.000 volumi in diversi punti vendita. Gli studenti portano i loro libri, che vengono venduti al 50% del prezzo di copertina, restituendo il 45% degli incassi. Questo approccio supera le iniziative delle grandi librerie.
Queste le sue parole.
A parlare nei giorni scorsi anche Notarnicola, spiegando la situazione delle scuole, dicendo che a volte non si riesce ad avere un tetto massimo portando così i libri a cifre anche molto alte.
Per aiutare le famiglie a fronteggiare questi aumenti, l'Associazione dei Consumatori Codacons ha fornito alcuni consigli pratici. Suggeriscono di evitare di seguire le mode per zaini e astucci, cercando prodotti meno costosi. Acquistare prodotti scontati nei supermercati e approfittare delle offerte online sono altre strategie per risparmiare.
In attesa delle misure del governo, alcuni enti locali stanno intervenendo per aiutare le famiglie meno abbienti. Il Comune di Roma ha previsto buoni libro per le famiglie con reddito Isee inferiore a 15.493,71 euro. La regione Lombardia ha introdotto "Dote scuola", un programma di contributi per sostenere il percorso educativo degli studenti.
L'Associazione Nazionale Presidi solleva la questione della spesa per i libri di testo, rimasta invariata da dieci anni. Senza una soluzione rapida, gli insegnanti potrebbero essere costretti ad adottare meno libri del necessario. La proposta di rendere detraibile la spesa per i libri di testo è stata considerata dal governo.