La finale dell'ATP Cincinnati 2023 tra Novak Djokovic e Carlos Alcaraz, si è risolta con la vittoria del serbo dopo una battaglia epica vista raramente all'ultimo atto di un Masters 1000. Il numero 2 del ranking ha trionfato con il punteggio finale di 5-7, 7-6, 7-6. Una partita cominciata alle 22.49 italiane e finita solamente alle 2.39. Tanto ci è voluto per decretare il vincitore tra i due tennisti più forti dell'epoca moderna. In qualche maniera, si trattava della rivincita di Wimbledon dove in quel caso era stato lo spagnolo ad avere la meglio.
Nel post-partita, Nole si è detto felice di quanto mostrato in campo e "non stupito" della vittoria contro il terribile ragazzino classe 2003:
Mi aspetto sempre di giocare ad alto livello, non è una gran sorpresa per me. So la mole di lavoro che metto in campo fuori per essere dove sono. È assolutamente una sensazione fantastica tornare sui campi in duro dopo febbraio, l’ultima volta che ci avevo giocato, ed essere già in finale. Gran settimana, questa
ATP Cincinnati 2023, le parole di Djokovic dopo la vittoria su Alcaraz
Affrontare Carlos Alcaraz, già una piccola leggenda del tennis dopo aver in lungo e in largo a soli 20 anni compiuti, è stata definita la "sfida più grande possibile" per Djokovic che a 36 anni compiuti non vuole cedere nulla al tempo che avanza inesorabilmente. Queste le sue parole di elogio verso il numero 1 del ranking ATP:
È la sfida definitiva per me. Ci siamo affrontati negli ultimi tre eventi, sulla terra del Roland Garros e sull’erba di Wimbledon. Ora il primo confronto sul duro, un ottimo test in vista dello US Open, anche se le condizioni sono diverse. Si tratta comunque di affrontare il primo giocatore del mondo che ora è in forma. La più grande sfida possibile, il modo migliore per preparare New York. Quindi sono parecchio soddisfatto di come sto giocando. [Contro Zverev] la mia prestazione è stata più nervosa, mi sono irrigidito quando ho servito per il match, normale considerando che avevo davanti. Sascha è in gran forma, ha un servizio potente che in queste condizioni, dove le palline rimbalzano estremamente alte, è difficile da strappare, il che mi ha messo pressione in battuta. Ho trovato i colpi giusti nei momenti importanti e chiuso in due set, perché chissà quanto stiamo in campo se andiamo al terzo, quindi è un bene anche per quanto riguarda il recupero in vista della finale.
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