Se volete immergervi nella bellezza attraversate le navate del duomo di Siena prima del 18 ottobre. Avrete la possibilità di entrare nella casa di Dio e degli uomini, di immergervi nella grande bellezza al servizio dell'umanità. Fino a metà ottobre, infatti, è scoperto il pavimento e "la visione complessiva delle cinquantasei tarsie può rappresentare un momento di personale e silenziosa riflessione alla ricerca proficua del senso che ciascuno di noi intende dare alla propria vita" dice Giovanni Minnucci, rettore dell'Opera della Metropolitana di Siena.
In cattedrale si entra per pregare, per ammirare la bellezza e la sera del 16 agosto, ogni anno, gli appartenenti alla contrada che ha vinto il Palio arrivano di corsa per ringraziare la Madonna Assunta. Il tempio è la casa di tutti, nel massimo rispetto che si addice ad un luogo di culto e alla sua levatura artistica ma il pavimento solo da pochi anni si può ammirare per lunghi periodi. In passato veniva coperto per evitare danneggiamenti e Gian Mario Carpi, senese e amministratore pubblico, alla fine degli anni Ottanta propose di coprire il pavimento con il vetro affinchè potesse essere ammirato sempre. Erano gli anni Ottanta e quella proposta sembrò irrealizzabile ma oggi se ne parla di nuovo a Siena.
Stefano Bisi