26 Aug, 2023 - 00:16

25 agosto 1960: la fiamma delle Olimpiadi brucia a Roma

25 agosto 1960: la fiamma delle Olimpiadi brucia a Roma

Il 25 agosto 1960 andavano in scena i Giochi della XVII° Olimpiade, ovvero le Olimpiadi di Roma

25 agosto 1960: l’inizio delle Olimpiadi di Roma

Il 25 agosto 1960 andavano in scena (fino all’undici settembre) i Giochi della XVII° Olimpiade, ovvero le Olimpiadi di Roma. Ma la data in cui tutto ebbe inizio è il 15 giugno 1955, quando a Parigi, il Comitato Olimpico Internazionale, all’ultimo ballottaggio optò per la Capitale d’Italia preferendola a Losanna. Prima di questa, vennero superate le candidature di Tokyo, Detroit, Budapest, Bruxelles e Città del Messico. Da quel momento la Città Eterna iniziò i lavori e i preparativi per accogliere l’evento. Ricordiamo con un po di numeri, la mole di quell’Olimpiadi. La bazioni partecipanti furono 83, gli atleti presenti ben 5338; 4727 gli uomini e 611 donne. La rappresentanza azzurra vedeva schierati ben 241 uomini e 34 donne per un totale di 275 atleti italiani. Le gare furono 150 e coinvolsero le seguenti discipline: Atletica, Calcio, Canoa, Canottaggio, Ciclismo, Equitazione, Ginnastica, Hockey su prato, Lotta greco-romana, Nuoto, Pallacanestro, Pallanuoto, Pentathlon moderno, Pugilato, Scherma, Sollevamento pesi, Tiro, Tuffi e Vela. Buon merito dell’assegnazione dell’Olimpiade a Roma è da trovare nell’operato di Giulio Onesti, presidente del CONI, il quale aveva portato nuovo prestigio al livello internazionale allo sport italiano, tanto da aggiudicarsi i Giochi invernali di Cortina 1956. Onesti, futuro membro dei CIO solo nel 1964, richiamò a se - da fine culture dell’arte quale era - il meglio dal punto di vista artistico-architettonico per far rivivere l’eterno prestigio della Capitale, che con la Magna Grecia ha sempre legato il proprio nome ai Giochi Olimpici. Tra i protagonisti, Pier Luigi Nervi, l’ingegnere incaricato anche di modernizzare la Stadio Olimpico voluto da Benito Mussolini. Altro ritocco venne dato alle Terme di Caracalla, predisposte per le gare di ginnastica. Accanto lo Stadio, un altro luogo nevralgico dell’evento: ovvero il Foro Italico, con accanto - ed edificato apposta per l’occasione - il villaggio olimpico. Altre nuove costruzioni furono il il velodromo e il Palazzetto dello Sport.

Il tedoforo fu il giovane studente Giancarlo Peris - vincitore dei campionati nazionali studenteschi nei 1000 m. -: a lui l’onore di accendere il tripode situato allo Stadio Olimpico, mentre il il giuramento olimpico venne recitato da una gloria dello sport italiano, il discobolo Adolfo Consolini.

Olimpiadi di Roma 1960: gli indimenticabili protagonisti

In queste olimpiadi, a passare alla storia alla voce protagonisti, non solo i singoli nomi degli atleti, ma anche una nazione vera e proprio, l’Africa. Basti pensare alla memorabile vittoria del maratoneta etiope Abebe Bikila, immortalato nell’indimenticabile corsa a piedi nudi. Altro protagonista che vedrà a Roma nascere la sua leggenda è un certo - nonchè giovanissimo - Cassius Marcellus Clay, che di li a poco cambierà il nome in Muhammad Ali e segnerà per sempre la storia della boxe diventando il grande pugile di sempre. Nei mediomassimi fece cadere uno ad uno Yan Becaus, Gennady Shatkov (sovietico campione in carica), Tony Madigan e Zbigniew Pietrzykowski. Il mito iniziò così, ma non dimentichiamo che in questa Olimpiadi si celebra anche il successo nei pesi welter di Giovanni 'Nino' Benvenuti a cui verrà assegnata anche la Coppa Val Barker. Chiudiamo celebrando un’ altra impresa azzurra firmata dall’indimenticato velocista Livio Berruti, primo europeo nelle olimpiadi a imporsi nella categoria dei 200 metri piani. In semifinale e nella successiva finale Berruti siglò 20"5: nella stessa giornata, a poche ore di distanza, aveva eguagliato due volte il record del mondo! Chiudiamo così una rapida rassegna di nomi, atleti, immagini entrate a pieno titolo nella storia e dello sport targate Roma. Nella speranza che questi ricordi indelebili, in un futuro non troppo lontano, possano essere accompagnati da scatti più recenti, a colori.

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Alessio Belli
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