L'esercito del Niger è in massima allerta. Il capo di stato maggiore dell'esercito nigerino ha dato l'ordine di mantenere alta la guardia a causa delle ripetute minacce arrivate dai paesi vicini.
È passato un mese da quando i golpisti hanno preso il potere nel Niger, estromettendo di fatto il presidente della Repubblica Mohamed Bazoum. Subito i paesi dell'Ecowas, tutte le nazioni confinanti con il Niger, hanno drizzato le antenne per il timore di una stabilità nella regione. L'uso della forza, per restaurare l'ordine costituzionale, è sempre nell'aria ma la Comunità economica degli Stati dell'Africa occidentale preferisce di gran lunga i canali diplomatici, consapevole che una guerra porterebbe alla morte di migliaia di cittadini.
Ciononostante, il capo di stato maggiore dell'esercito nigerino, generale di brigata Moussa Salaou Barmou, ha ordinato a tutte le forze armate lo stato di "massima allerta". In un messaggio radio, diramato nelle scorse ore, Barmou ha attribuito la sua decisione alle
L'Ecowas, però, è decisa a esplorare "appieno" i canali diplomatici per risolvere la crisi. Il presidente della Commissione Ecowas, Omar Alieu Touray, ha assicurato che gli sforzi diplomatici sono tuttora in corso, per scongiurare l'uso della forza. Touray, in una nota, ha spiegato che
Il presidente ha poi aggiunto che in quei casi la decisione era stata resa necessaria dalla scelta di "mettere fine al contagio" dei colpi di stato o dei futuri tentativi di sovvertire il potere.