La coalizione di centrodestra di Firenze avrebbe pronto un clamoroso asso nella manica per le elezioni comunali del 2024: Gabriel Omar Batistuta come candidato sindaco.
Un'ipotesi suggestiva che andrebbe a rappresentare un'alternativa forte in una città che negli ultimi anni è stata sempre guidata da fazioni di centrosinistra.
Non esiste fiorentino, del resto, che non conosca Batigol. Indimenticato ex leader della squadra di calcio cittadina, Batistuta ha vestito per nove anni la maglia della Fiorentina. Ha anche indossato la fascia di capitano e vinto una Coppa Italia e una Supercoppa italiana nel 1996.
A rilanciare l'indiscrezione è il quotidiano La Nazione, che rivela contatti tra l'ex numero 9 e il centrodestra fin dallo scorso luglio. Batistuta è cittadino onorario di Firenze dall'ottobre 2016: a consegnargli tale riconoscimento proprio l'attuale sindaco Dario Nardella, durante la cerimonia nel Salone dei Cinquecento di Palazzo Vecchio.
Lo scoglio principale per l'avverarsi di questa suggestione sta nella nazionalità dell'ex bomber: Batistuta è infatti argentino.
In Italia le elezioni comunali sono aperte anche ai cittadini stranieri, purché soddisfino alcuni requisiti. Tra questi la residenza nel comune in cui si intende candidarsi, la cittadinanza Ue e il non essere soggetti a impedimenti giudiziari.
Nel momento in cui questa folle supposizione dovesse tramutarsi in realtà, Batistuta avrebbe un illustre predecessore. Nel 2009, proprio nel capoluogo toscano, l'ex portiere Giovanni Galli si candidò come avversario di Matteo Renzi. L'attuale opinionista uscì sconfitto al ballottaggio.
Ma di campioni che hanno tentato la carriera politica una volta appesi gli scarpini al chiodo è pieno. Basti pensare a Kakha Kaladze, che dopo tanti anni al Milan oggi è il primo cittadino di Tbilisi, capitale georgiana. Per non parlare di George Weah, in passato Pallone d'Oro e oggi presidente della Liberia.
Ci sono altri esempi anche in Italia: Damiano Tommasi, bandiera della Roma, è dal 2022 il sindaco di Verona.
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