Chiedono al governo e, in particolare, al ministro per gli affari europei, le politiche di coesione e il Pnrr, Raffaele Fitto, che i fondi del Piano nazionale di ripresa e resilienza restino destinati come da progetto iniziale alle Vele di Scampia. Che queste lascino presto il posto a case per tutti. Che non si continui a ragionare sulle Vele esclusivamente in termini di criminalità. E per questo oggi, 14 settembre, sono arrivati a Roma da Napoli e hanno manifestato al Pantheon. Per essere visti, per poter esporre le proprie ragioni, per chiedere di parlare con qualcuno.
"Siamo venuti pacificamente - ha spiegato il presidente del Comitato delle Vele di Scampia, Omero Benfenati, al microfono di Michele Lilla - per capire dal ministro cosa intenda dire a proposito dello spostamento di fondi del Pnrr. Qui noi parliamo di abbattere le due vele rimaste e di ricostruire 450 alloggi".
"Ci sentiamo abbandonati", denuncia infatti Benfenati quando ricorda che la loro organizzazione esiste da quarant'anni e "ha fatto abbattere quattro vele su sette, creando 1800 alloggi. La stessa università di Scampia nasce sulle macerie delle vele. Oggi bisogna però dare un nuovo impulso".
Per questa ragione, chiude Benfenati, "oggi noi rivendichiamo il diritto all'abitare e di avere quella vita normale che troppo spesso ci è stata negata".
Di seguito, l'intervista a Omero Benfenati.
In questo video le ragioni dei manifestanti al Pantheon.
Un'immagine della manifestazione.
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