È senza dubbio scoppiata la scintilla tra Vladimir Putin e Kim Jong-Un: dopo la molto attesa vista del leader nordcoreano in Russia, ora arriva l'invito ufficiale di Pyongyang per il Capo del Cremlino. Putin ha accettato la proposta, come ha riportato il portavoce di Mosca Dmitry Peskov, il quale ha anche affermato che Kim Jong-Un resterà nella Federazione Russa ancora per «diversi giorni».
È certamente un periodo di intesi incontri diplomatici e strategici quello di Vladimir Putin: oltre ad avere ospite Kim e ad aver accettato il suo invito, il Presidente della Russia incontrerà domani Alexander Lukashenko, il premier dell'alleata Bielorussia. La notizia è stata diffusa nel pomeriggio dal sito della presidenza bielorussa e dall'agenzia di Stato Belta:
Dall'altro lato del fronte, anche Kiev sembra impegnata sul fronte della diplomazia e del rilievo internazionale. La Corte Penale Internazionale ha infatti deciso di aprire presso la capitale ucraina il suo secondo più importante ufficio di rappresentanza, dopo l'Aia. La decisione è stata salutata con entusiasmo dal procuratore generale ucraino Andrei Kostin, che così ha commentato la notizia:
Dello stesso avviso è anche il Procuratore Capo della CPI, Karim Khan:
Ogni tanto, anche in guerra, arrivano delle buone notizie: un gruppo di 11 bambini, la più piccola di loro ha solo 3 anni, è finalmente stato restituito alle famiglie dopo essere stato rapito nella regione occupata di Kherson. Lo ha segnalato l'amministrazione militare regionale via Telegram, poi rilanciata da Ukrinform:
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Il rimpatrio dei bambini è stato possibile, come fa sapere la stessa amministrazione regionale, grazie al duro lavoro dell'organizzazione Save Ukraine, dell'Ufficio del Commissario del Parlamento ucraino per i diritti umani, del ministero per la Reintegrazione, Rete ucraina per i diritti dell'infanzia, e dalle autorità di tutela e servizi per l'infanzia.