15 Sep, 2023 - 19:17

BCE, annunciato nuovo rialzo dei tassi di interesse

BCE, annunciato nuovo rialzo dei tassi di interesse

La Banca Centrale Europea (Bce) ha annunciato una decisione che avrà un impatto diretto sull'economia europea e sulle tasche dei cittadini: per la decima volta consecutiva, la Bce ha alzato i tassi d'interesse, un segnale di una politica monetaria più restrittiva. Questa mossa avrà effetti immediati su vari aspetti dell'economia e della vita quotidiana.

La BCE annuncio il decimo rialzo sui tassi d'interesse: l'impatto su mutui ed economia

Uno degli impatti più immediati sarà sui mutui a tasso variabile. Secondo le simulazioni di Facile.it, una rata di mutuo variabile da 456 euro iniziali potrebbe aumentare fino a 759 euro, rappresentando un incremento del 66% rispetto all'inizio del 2022. Questo aumento è stato confermato da Mutuionline.it, che ha registrato una drastica diminuzione delle richieste di mutui a tasso variabile, ora al 5,3% rispetto al 14,7% del primo trimestre dell'anno. Si prevede che il tasso fisso, considerato più sicuro, rappresenterà oltre il 90% delle richieste per il resto dell'anno. Per coloro che si trovano in difficoltà finanziarie o hanno perso il lavoro, ci sono opzioni come l'allungamento del finanziamento o la surroga. In caso di gravi difficoltà, esiste anche il fondo Gasparrini che consente di sospendere i pagamenti.

I tassi dei nuovi mutui variabili potrebbero aumentare in modo significativo. Un prestito ventennale da 150.000 euro potrebbe comportare una rata mensile di 1.180 euro, un aumento di 515 euro (+77,4%) rispetto a due anni fa. Questi dati sono stati calcolati dalla Fabi dopo l'ultimo aumento dei tassi da parte della Bce. I vecchi mutui a tasso variabile registrano un aumento del 75% rispetto alla fine del 2021, mentre quelli a tasso fisso rimangono invariati. Questo potrebbe portare a una crescente preferenza per i mutui a tasso fisso da parte dei richiedenti.

La questione dei prestiti

Le decisioni della Bce influenzano anche la disponibilità di prestiti. Secondo i sondaggi condotti dall'Eurotower e dalla Banca d'Italia, la domanda di prestiti da parte delle imprese è diminuita notevolmente, e le banche hanno reso più rigide le condizioni per l'ottenimento di finanziamenti. I dati più recenti della Banca d'Italia mostrano una diminuzione del 4% dei prestiti alle imprese e una riduzione anche per le famiglie. Il tasso medio di interesse per il credito al consumo, che era dell'8,1% alla fine del 2021, potrebbe ora salire al 14,25%, rendendo più costosi gli acquisti a rate.

Tuttavia, c'è un lato positivo per i risparmiatori. Le banche e le società finanziarie stanno aumentando i tassi sui conti deposito e sugli investimenti finanziari in risposta alla pressione dei clienti, dopo un decennio di tassi zero. Questo potrebbe favorire i risparmiatori ma avrà un impatto sui bilanci delle banche, che affronteranno costi di raccolta più elevati.

L'impatto sui bilanci pubblici

Infine, la decisione della Bce influenzerà anche gli Stati, a causa degli interessi più elevati che dovranno pagare sul debito pubblico. Si prevede che la spesa per interessi possa raggiungere i 100 miliardi di euro, un aumento di 40 miliardi rispetto al 2020. Questo avrà un impatto sulle aste di Bot e Btp, con rendimenti medi che sono già saliti al 3,94%.

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Filippo Marani Tassinari
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