L'Emilia Romagna propone tre emendamenti al decreto legge che riguarda l'alluvione che ha colpito la regione mesi fa. Ecco cosa è stato chiesto al governo.
Tutte le risorse messe a disposizione dal primo decreto per l'alluvione e non impiegate dovranno essere assegnate al commissario Figliuolo per indennizzare i privati, la necessità d'introdurre un credito d'imposta e il potenziamento delle strutture tecniche. Queste sono le richieste della regione Emilia Romagna condivise con le parti sociali esposte da Stefano Bonaccini. Il presidente della Regione ha detto inoltre che sarebbe paradossale che le risorse stanziate non fossero usate per gli alluvionati.
La prima proposta prevede la destinazione di risorse già stanziate dal Governo e utilizzate solo in minima parte per i danni a cittadini e alle imprese. Per quanto riguarda la seconda proposta si chiede l'introduzione del credito d'imposta per risollevare le zone colpite dall'alluvione con uno schema simile a quello utilizzato con il terremoto del 2012. In tal senso le banche anticiperebbero le risorse necessarie per ripristinare i danni subiti e poi lo Stato le ristorerebbe con detrazioni fiscali. L'ultimo emendamento poi prevede la possibilità di rafforzare le strutture tecniche di tutti gli enti pubblici individuati come soggetti attuatori per gli interventi su fiumi, canali, strade, frane e edifici danneggiati.
Il presidente della Regione Emilia Romagna Stefano Bonaccini non risparmia accuse al governo, tacciato di eccessiva lentezza ed inattività. Il presidente del Pd ha detto che se non arriverà un miliardo e 200mila euro vorrà dire che non erano stati stanziati un miliardo e 600mila euro la prima volta o più di quattro miliardi ora:
"Quei soldi non ci sono nella disponibilità del commissario Figliuolo. Sento dire che qualche centinaia di migliaia di euro verrà messo a disposizione, ma perché qualche centinaia? Scusa Governo ma se metti solo 300 milioni puoi spiegare agli alluvionati gli altri 800 dove vanno e perché non li metti subito? E io comunque di questi 300 non ho avuto notizia. Ma quando hanno deciso di stanziare quel miliardo e 200mila euro, ma non erano coscienti e consapevoli che se non veniva cambiata la destinazione al più presto, non potevano essere messi nelle disponibilità delle persone che hanno subito i danni? La prima richiesta dunque la torniamo a fare, dopo averlo detto in tutte le salse, quelli a fianco a me lo ripetono ogni mezzora perché poi loro vivono il loro territorio e le comunità. Quel miliardo e 200 mila euro venga messo nelle disponibilità di Figliuolo"
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