Valentino Lazaro è tornato al Torino, una storia con happy ending finale inseguita per tutta l'estate quando l'austriaco aveva fatto ritorno all'Inter dopo il mancato riscatto dei granata. Nella squadra di Simone Inzaghi era ai margini, l'arrivo di Cuadrado e Carlos Augusto gli ha chiuso ogni possibilità di rilancio in nerazzurro e per questo aveva delegato il suo agente nel trovare un nuovo accordo con il club di Urbano Cairo. Voleva indossare nuovamente la maglia del Torino rifiutando diverse proposte dalla Germania fino allo scorso 23 agosto quando è stato raggiunto l'accordo con i nerazzurri per quattro milioni di euro. La stima di Ivan Juric è stata determinante per l'austriaco che ha dimostrato di potersi muovere indistintamente su entrambe le corsie laterali.
E' arrivato in Italia nell'estate del 2019 fortemente voluto da Antonio Conte all'Inter che aveva convinto Marotta a sborsare 22 milioni di euro nelle casse dell'Herta Berlino. Una avventura però che non è mai decollata con la girandola di prestiti fra Newcastle, Borussia Mönchengladbach, Benfica e poi il Torino nella scorsa stagione. Con Ivan Juric è scoccata la scintilla, tante presenze con buone prestazioni fino all'infortunio che lo ha messo ko.
Entusiasta per il ritorno in maglia granata, la società ha allestito un organico competitivo con la piazza che sogna addirittura il ritorno in Europa. L'inizio di stagione è stato incoraggiante con sette punti in quattro partite, l'unica sconfitta all'esordio contro il Milan, Lazaro sta trovando continuità sulla corsia mancina dopo l'infortunio di Vojvoda.
L'arrivo più importante dal mercato estivo è stato Duvan Zapata dall'Atalanta. L'attaccante colombiano porta esperienza e tanto peso nell'area avversaria con i suoi gol che diventano determinanti. Cambia inevitabilmente il modo di giocare della squadra rispetto ad Antonio Sanabria che è comunque rimasto in Piemonte nonostante le sirene di altri club. Il reparto offensivo potrà poi contare su Vlasic, atteso dalla definitiva consacrazione, e sulla crescita di Radonjic che a Salerno ha mostrato tutto il suo talento.
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