Il ministro degli Esteri Antonio Tajani è intervenuto al Consiglio di Sicurezza dell'Onu, ribadendo la vicinanza e il sostegno dell'Italia all'Ucraina e sottolineando come l'obiettivo da raggiungere sia la completa liberazione del territorio ucraino dall'invasione russa.
Antonio Tajani, ministro degli Esteri del governo presieduto da Giorgia Meloni, ha preso la parola nel corso del Consiglio di Sicurezza dell'Onu, che si è svolto nell’ambito dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite, nella sede centrale di New York.
Una sessione, quella odierna, segnata dal conflitto in Ucraina e dal teso faccia-a-faccia tra il presidente ucraino Volodymyr Zelensky e il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov. In questo clima, Tajani ha ribadito la linea politica dell'Italia, al fianco dell'Ucraina.
Riprendendo, poi, l'esortazione pronunciata ieri dal Segretario Generale delle Nazioni Unite, Antonio Guterres, il ministro degli Esteri italiano ha sottolineato come l'obiettivo di questo sostegno all'Ucraina sia una "pace giusta" per Zelensky e il suo popolo.
Non è mancato, da parte del vicepresidente del Consiglio, un attacco diretto alla Russia di Vladimir Putin. Tajani ha fortemente contestato lo stop all'accordo sul grano voluto dal Cremlino, per i rischi che questo ha comportato, soprattutto per l'Africa.
Parole di elogio sono state espresse, a questo proposito, nei confronti del presidente turco Erdogan, cui Tajani riconosce il ruolo fondamentale nel rilancio delle esportazioni di grano attraverso il Mar Nero.
Infine, il ministro degli Esteri ha voluto guardare al futuro dopo la guerra. Un futuro difficile, di ricostruzione, nel quale l'Italia intende, però, continuare a essere vicina all'Ucraina.
A partire dalla martoriata Odessa, che vedrà l'Italia giocare un ruolo di primo piano per la sua ricostruzione.