La Lega, attraverso le parole del suo vicesegretario Andrea Crippa, attacca il direttore del Museo Egizio di Torino e ne chiede le dimissioni. Nel mirino della destra c'è l'egittologo Christian Greco, invitato a fare "un gesto di dignità".
Oggetto della discordia, spiega Crippa ai microfoni di Affari Italiani, un provvedimento del direttore del museo, risalente a qualche anno fa. Greco stabilì uno sconto destinato soltanto ai cittadini musulmani, e Crippa chiese a chi ne rimaneva fuori "di protestare inondando il centralino di telefonate".
Una richiesta che fruttò una denuncia da parte del direttore. A Crippa toccò prima una condanna in primo grado e poi l'assoluzione in secondo. Dopo aver vinto la causa, il vicesegretario della Lega è tornato alla carica contro il suo oppositore.
Sotto la lente d'ingrandimento del Carroccio è finita dunque la decisione di fare sconti "solo per i musulmani e mai per chi professa altre religioni". Per questo motivo, Greco "va cacciato subito".
Crippa trova poi "incredibile" che, dopo una gestione "ideologica" del museo, ora lo studioso dell'Antico Egitto "chieda di mantenere la poltrona al governo di centrodestra".
Dal canto suo, il direttore del Museo Egizio ha risposto piccato, sottolineando che "ognuno deve fare il proprio lavoro".
Alla richiesta del vicesegretario non è targata la replica delle opposizioni, che hanno parlato di "un caso di analfabetismo istituzionale e di arroganza politica". Ad esprimersi sulla vicenda, in una nota, è Matteo Orfini del Pd.
La speranza dell'esponente dem è che "almeno in questo caso il ministro Sangiuliano prenda pubblicamente le distanze dai suoi alleati e fermi questa sguaiata e assurda aggressione".
A fare eco ad Orfini è intervenuta la segretaria del Partito Democratico Elly Schlein, a colloquio con i giornalisti alla Camera. Schlein ha sottolineato come Greco diriga il Museo Egizio "con grande professionalità e competenza, portando risultati concreti".
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