Papa Francesco è atterrato questo pomeriggio a Marsiglia per partecipare agli Incontri del Mediterraneo. Un festival culturale giunto alla XIX edizione che accoglie giovani e vescovi da tutto il mondo. Al centro della visita ci sono due temi molto caldi nel pontificato di Francesco ma più in generale di strettissima attualità: migranti e ambiente, non a caso molto spesso intrecciati da un fil rouge. Il volo da Fiumicino è partito alle 14.30 e l’arrivo a Marsiglia è avvenuto circa un’ora e 30 dopo, con la premier Elisabeth Borne pronta ad accogliere il Papa. È previsto, inoltre, un colloquio privato con il presidente Macron dopo la messa al Vélodrome. In seguito, il rientro a Fiumicino nella serata di domenica.
Un pontefice non metteva piede su suolo marsigliese da oltre 500 anni, dai tempi di Clemente VII. Il primo a tornarvi è stato Papa Francesco, in occasione dell’evento rivolto alle migrazioni, un tema da sempre al centro del pontificato. Si tratta del 44esimo viaggio del pontefice, arrivato dopo quello alla comunità cristiana in Mongolia. A più riprese il Papa ha definito il mar Mediterraneo, infatti, come un cimitero a cielo aperto, teatro di naufragi e tragedie per cui è impossibile voltarsi dall’altra parte.
Il Papa ha postato un breve messaggio sul proprio account social a proposito della visita:
Il Papa, come spesso accade, ha rilasciato alcune importanti dichiarazioni legate all’attualità già nel viaggio aereo verso Marsiglia, scambiando alcune battute con i giornalisti presenti in volo. Il tema principale è stato Lampedusa, al centro della cronaca per i sempre più numerosi sbarchi lungo le sue coste. Il Pontefice si è espresso sia sulla situazione siciliana sia sul trattamento dei migranti in Libia: È una crudeltà, una terribile mancanza di umanità. Li tengono nei lager libici e poi li buttano a mare.
Sul tema migranti si è espresso anche il cardinale Jean Marc Aveline, arcivescovo di Marsiglia: