Caso Alessia Pifferi, l'avvocato: "La famiglia non l'ha aiutata". Riprenderà il 10 ottobre prossimo davanti alla Corte d'Assise di Milano il processo ad Alessia Pifferi, la donna alla sbarra per l'omicidio volontario pluriaggravato di sua figlia Diana di appena 18 mesi: la bambina morì di stenti in casa dopo essere stata lasciata da sola per sei giorni nel luglio del 2022. A "La Storia Oscura" su Radio Cusano Campus ha parlato del caso il legale della Pifferi: l'avvocato Alessia Pontenani.
Intervistata da Fabio Camillacci e Tiziana Ciavardini, alla domanda su quanto abbia influito la famiglia in questa vicenda e su quante responsabilità abbia per non essersi accorta della fragilità di Alessia Pifferi, l'avvocato Alessia Pontenani ha detto: "I casi sono due: o se ne sono accorti e hanno minimizzato la vicenda, o non se ne sono accorti perchè non avevano gli strumenti per capire quello che stava accadendo. Il professor Garbarini psichiatra e consulente delle difesa è stato molto chiaro e ha fatto un seria analisi: Alessia oggi 38enne, da piccola aveva avuto un’insegnate di sostegno, aveva fatto delle sedute con il neuropsichiatra, ma non aveva mai dato problemi seri. Non ha mai commesso reati. E proprio nella sua cerchia di famiglia e o con il suo ex marito o con i compagni non ha mai dato adito a far pensare a una persona con disturbi. Probabilmente le persone vicine non avevano strumenti per capire le difficoltà di Alessia".
E per quanto riguarda altre persone vicine ad Alessia Pifferi? A questa domanda l'avvocato Alessia Pontenani ha risposto: "Noi abbiamo sentito alcune persone vicine alla Pifferi: l’ex marito ha dimostrato difficoltà lessicali, la signora del piano di sotto che ha 9 nipoti dice di non essersi mai accorta di niente. Via Parea dove abitava Alessia è sicuramente una zona di Milano che andrebbe riqualificata. È una zona in cui non hanno capito i problemi della mia assistita e se li hanno capiti forse hanno pensato che mai sarebbe potuto capitare questo. Eppure l’hanno vista Alessia il 14 luglio, con le valigie andare via, fare avanti e indietro; ma nessuno si è chiesto dove fosse la bambina; nessuno la sente piangere. La Pifferi non dava alcunchè alla figlia; la bambina non piangeva perchè sapeva che nessuno poteva rispondere ai suoi bisogni, nessuno l’avrebbe ascoltata. Era una bambina buona e silenziosa".
E I famigliari? Su questo punto l'avvocato Pontenani non ha problemi a rispondere: "Per carità non voglio criticare nessuno, ma, la mamma sta un mese con Alessia Pifferi e la bambina, poi va a Crotone. Da allora non è mai piu salita dalla figlia e non mi si dica la scusa del Covid perchè l'emergenza Covid nel 2022 era finita da un bel pò. La mamma che le inviava i pannolini da Crotone! Perchè a Milano non li vendono i pannolini? La mamma che le faceva le videochiamate per vedere se la figlia aveva dato da mangiare alla bambina. Se la mamma aveva questi dubbi allora qualcosa forse non andava. Quindi sai che tua figlia non può essere in grado di gestire la bambina".
Infine, l'avvocato Alessia Pontenani si è soffermata sulla sorella di Alessia Pifferi: "La sorella Viviana non ha mai avuto rapporti con Alessia; in tutto quel mese di luglio 2022 non le ha fatto nemmeno una chiamata. Diciamo anche che la sorella non aveva nemmeno il numero di Alessia memorizzato sul telefono perchè ha detto che non lo riteneva necessario. Questo è tutto scritto nelle carte processuali. Qui il problema era all’interno del nucleo famigliare e forse dopo la morte del padre deve essere accaduto qualcosa che ha fatto sì che queste tre donne si siano allontanate". Come detto, prossima udienza il 10 ottobre: "Sì il 10 ottobre verrà sciolta la riserva sulla mia istanza sulla superperizia da me richiesta nella prima udienza".
La storia del crimine e della criminologia e i fatti di cronaca di attualità, tutti i giorni dal lunedi al venerdi dalle 11 alle 12 su Radio Cusano Campus. "La Storia Oscura", la lente d'ingrandimento di Fabio Camillacci e Tiziana Ciavardini.