Tommaso Foti, il capogruppo alla Camera per Fratelli d'Italia, ha rilasciato alcune dichiarazioni sul Ponte sullo stretto di Messina e sui migranti minori non accompagnati. Se nel secondo caso annuncia che l'intenzione del governo è di una stretta nei controlli, nel primo caso si dice scettico che nel 2024 si chiuderanno gli appalti per dare inizio così ai lavori. Mentre si trova a Catania, il Ministro per le infrastrutture Matteo Salvini si dice sicuro del contrario: "Apriremo i cantieri nel 2024 e i lavori chiuderanno nel 2032".
Se Salvini nel recente passato si è mostrato sicuro che nell'estate del 2024 partiranno i lavori per i cantieri del Ponte sullo stretto e che si chiuderanno, quindi, le gare degli appalti, Tommaso Foti invece ha espresso il suo scetticismo su questa tabella di marcia così serrata. E' vero che i cantieri hanno bisogno dei loro tempi tecnici per partire, ma stabilire chi ha vinto gli appalti non è così immediato:
A ciò aggiunge:
Mentre interveniva in videoconferenza alla giornata inaugurale dei lavori del 67/mo Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri d'Italia, a Catania, Salvini aveva speso ben altre parole per quello che è un suo cavallo di battaglia:
Il ponte sarebbe per l'Italia, secondo Salvini, un vanto ingegneristico invidiato da tutto il mondo.
Il governo cerca di arginare gli sbarchi proponendo diverse soluzioni, tutte improntante ad un approccio muscolare e securitario. Molte delle persone che sbarcano in Italia sono minorenni di cui non si hanno documenti o generalità: spesso ci si basa sulla loro parola per capire se siano minori o meno. Una tale informazione è decisiva nei riguardi dell'accesso a programmi di protezione speciali.
Tommaso Foti afferma che il governo vuole introdurre più controlli su tutte quelle persone che affermano di essere minori e ci sarà anche una stretta su coloro che arrivano in territorio italiano e che dichiarano falsamente di essere minori. Ci saranno quindi più espulsioni e, per quanto concerne i minori, si dice che l'intenzione governativa sia di introdurre test medici poco dopo lo sbarco per capire sul posto se qualcuno sia un minore o no.
Se Salvini nel recente passato si è mostrato sicuro che nell'estate del 2024 partiranno i lavori per i cantieri del Ponte sullo stretto e che si chiuderanno, quindi, le gare degli appalti, Tommaso Foti invece ha espresso il suo scetticismo su questa tabella di marcia così serrata. E' vero che i cantieri hanno bisogno dei loro tempi tecnici per partire, ma stabilire chi ha vinto gli appalti non è così immediato:
A ciò aggiunge:
Mentre interveniva in videoconferenza alla giornata inaugurale dei lavori del 67/mo Congresso nazionale degli Ordini degli Ingegneri d'Italia, a Catania, Salvini aveva speso ben altre parole per quello che è un suo cavallo di battaglia:
Il ponte sarebbe per l'Italia, secondo Salvini, un vanto ingegneristico invidiato da tutto il mondo.
Il governo cerca di arginare gli sbarchi proponendo diverse soluzioni, tutte improntante ad un approccio muscolare e securitario. Molte delle persone che sbarcano in Italia sono minorenni di cui non si hanno documenti o generalità: spesso ci si basa sulla loro parola per capire se siano minori o meno. Una tale informazione è decisiva nei riguardi dell'accesso a programmi di protezione speciali.
Tommaso Foti afferma che il governo vuole introdurre più controlli su tutte quelle persone che affermano di essere minori e ci sarà anche una stretta su coloro che arrivano in territorio italiano e che dichiarano falsamente di essere minori. Ci saranno quindi più espulsioni e, per quanto concerne i minori, si dice che l'intenzione governativa sia di introdurre test medici poco dopo lo sbarco per capire sul posto se qualcuno sia un minore o no.