La cantante Mietta, Daniela Miglietta all'anagrafe, è stata da poco ospite all'Arena Suzuki dai 60 ai 2000 a Verona.
Recentamente la cantante ha confessato di soffrire da tempo di un grave problema di salute: gli attacchi di panico invalidanti che l'hanno afflitta sin dall'infanzia, legati alla separazione dei suoi genitori.
Mietta ha condiviso questa parte significativa della sua storia in diverse interviste televisive, sensibilizzando il pubblico sulla questione. Scopriamo di più.
Mietta ha raccontato in alcune interviste televisive di soffrire, da quando è piccola, di attacchi di panico invalidanti.
Ne soffre da quando aveva solo 12 anni e la causa scatenante è collegata alla separazione dei propri genitori. Ha descritto in modo sincero l'esperienza di terrore e impotenza che le causano questi attacchi e come hanno invalidato la sua vita quotidiana.
La cantante ci ha tenuto anche a sfatare il tabù sociale che attornia i problemi di salute mentale, spesso sotterrati da tantissimi pregiudizi.
Ha sottolineato l'importanza di sensibilizzare su tali questioni, soprattutto in occasione della Giornata Mondiale della Salute Mentale, che si tiene il 10 ottobre ogni anno.
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Gli attacchi di panico sono episodi improvvisi caratterizzati dalla rapida comparsa di una forte paura o disagio, accompagnati da almeno quattro dei seguenti sintomi fisici e mentali:
È facile comprendere che questi sintomi, anche solo alcuni di essi, rendano invalidanti le giornate e le attività quotidiane.
È importante notare che, nonostante gli attacchi di panico possano causare sintomi che coinvolgono il cuore e altri organi vitali, non rappresentano una minaccia per la vita.
I sintomi tendono a raggiungere l'apice entro 10 minuti e poi scompaiono. Questo può portare le persone ad anticipare con ansia il prossimo attacco, sviluppando un quadro noto come "ansia anticipata".
Di conseguenza, tendono a evitare situazioni che associano agli attacchi di panico precedenti.
Un attacco di panico può simulare i sintomi di un attacco cardiaco, portando le persone a cercare aiuto medico ripetutamente o anche a chiamare l'ambulanza in più occasioni.
È importante sottolineare che, se adeguatamente riconosciuti, gli attacchi di panico, sebbene spiacevoli, non costituiscono una minaccia per la salute fisica.
La frequenza degli attacchi può variare notevolmente, da settimanale a episodi più sporadici nel tempo. Più sono frequenti e più sono invalidanti.
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Per trattare il disturbo di panico, esistono diverse opzioni terapeutiche, tra cui farmaci e psicoterapia.
Farmaci:
Il trattamento, dopo essersi recati da uno psichiatra, inizia spesso con una combinazione di benzodiazepine e antidepressivi, con una successiva riduzione graduale delle benzodiazepine, fino alla loro completa eliminazione.
Psicoterapia:
Coloro che hanno attacchi multipli o che hanno adattato il loro comportamento per evitarli, e che sono invalidati da questo disturbo, beneficiano del trattamento farmacologico e/o psicoterapeutico.