Carlo Bonomi, presidente della Confindustra, si trova ora a Berlino dove ha luogo il forum (il quinto) tra le tre grandi potenze manifatturiere europee: Italia, Germania e Francia. Nel corso di un’ampia intervista, Bonomi ha ribadito la grande preoccupazione verso il debito pubblico italiano, in costante aumento, e lo spread, che proprio ieri ha toccato i 200 punti.
Il leader di Confindustria ribadisce nuovamente il bisogno di intervenire in maniera massiccia sul debito pubblico e abbassare sensibilmente la spesa corrente, arrivata alla cifra record di 1100 miliardi annuali:
La questione del debito pubblico italiano è materia corrente al momento poiché citata dallo stesso ministro dell’economia, Giorgetti, che ha evidenziato come il previsto taglio del cuneo fiscale sarà finanziato in deficit. Il margine di manovra per il governo italiano è basso e non era possibile, sostiene il ministro, agire diversamente.
Il tema principale del forum a cui partecipa Bonomi riguarda però i rapporti economici tra i principali partner europei e il presidente di Confindustria fa particolare riferimento alla Germania. Nonostante i rapporti politici siano ultimamente molto tesi, con al centro la questione migranti, gli scambi commerciali vanno a gonfie vele e lo dimostrano i dati dell’export, con un focus su quello alimentare: nel 2022 hanno toccato (complessivamente) i 168 miliardi di euro. Tuttavia, gli indici sembrano evidenziare un rallentamento della Germania, certificando la recessione per il 2023.
La preoccupazione verso l’attuale stato di salute tedesco, tuttavia, non si trasforma in allarmismo. Bonomi, infatti, respinge con forza il concetto di Germania come nuovo malato d’Europa. Se è indubbio un rallentamento attuale, è la crescita a doppia cifra degli anni precedenti a rende meno grave il momento.