Elly Schlein ha incontrato i lavoratori della Marelli di Crevalcore, piccolo comune della città metropolitana di Bologna, che rischiano di perdere il loro impiego dopo la decisione dell'azienda di chiudere lo stabilimento. La segretaria dem ha mostrato solidarietà agli operai, riunitisi ieri, giovedì 28 settembre, in protesta davanti alla sede regionale dell'Emilia-Romagna.
A colloquio con i dipendenti l'esponente del Pd, ex vicepresidente della Regione, ha rivolto un appello al governo, in particolare alle risorse del Pnrr, "che vanno in questa direzione" e ad "altre risorse importanti".
Stefano Bonaccini è "molto preoccupato" per le sorti di centinaia di lavoratori, nei confronti dei quali la Marelli si è rivelata "del tutto irresponsabile". Anche il governatore dell'Emilia-Romagna, ospite di SkyTg24, chiama in causa il governo, sperando che la premier Meloni "faccia sentire la propria voce".
Allo stabilimento di Crevalcore si recherà domani anche Carlo Calenda, che però "non è un ospite gradito" secondo la Cgil. A sottolinearlo è una nota firmata dai segretari regionali e provinciali, insieme a quelli della Fiom.
Nel mirino dei sindacati sono finite le parole del leader di Azione: Calenda aveva accusato Maurizio Landini di non aver preso una posizione ferma sulla vicenda Marelli. Il segretario Cgil avrebbe temporeggiato sulla vertenza "per non andare contro l'editore de La Repubblica".
Affermazioni che la nota trova "gravissime e offensive non solo per la Fiom e la Cgil, ma anche per tutte le lavoratrici e i lavoratori".
Dal canto suo, Calenda spiega la propria versione dei fatti attraverso il social network X.
Il segretario di Azione sottolinea di aver chiesto, in passato, "di bloccare la vendita della Magneti Marelli" durante il governo Conte e di non ricordare "analoghe posizioni" della Cgil.
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