Sarà dedicato al dossier migranti l'incontro a tre tra Giorgia Meloni, Emmanuel Macron e Ursula von der Leyen a margine del vertice Med9 di Malta. Diversi temi di discussione nel corso del summit maltese che vede coinvolti i leader dei nove Paesi Ue che si affacciano sul Mediterraneo.
La premier italiana, il presidente francese e la presidente della Commissione Ue avranno occasione di discutere in merito all'attuazione del piano in dieci punti sulla migrazione. La strategia, presentata la scorsa settimana dalla stessa von der Leyen durante la sua visita a Lampedusa, dovrebbe consentire nei piani dell'Unione Europea di contrastare l'emergenza.
Terminato l'incontro, i tre leader torneranno in riunione per la seconda sessione di lavori maltese.
Il primo dei dieci punti sul tavolo del trilaterale prevede il sostegno della Commissione europea, dell'Agenzia per l'asilo europea e di Frontex, nella gestione del grande numero di sbarchi. Si cercherà di intervenire in modo più massiccio sulla registrazione degli arrivi e nelle identificazioni.
Il secondo punto prevede la sollecitazione degli altri Paesi europei a prendere in carico i migranti che raggiungono Lampedusa, con l'obiettivo di agevolare le operazioni di alleggerimento dell'isola. Il terzo punto riguarda invece il supporto di Frontex, allo scopo di incoraggiare e facilitare un veloce ritorno dei richiedenti asilo irregolari verso loro Paesi di origine.
Il quarto punto del Piano europeo riguarda la stretta contro i trafficanti, che richiederà la collaborazione dei Paesi di origine e di transito per una politica di "pugno duro" nei confronti del business di esseri umani. Il quinto punto prevede di rafforzare la sorveglianza aerea e marittima, per espandere missioni navali esistenti o lavorare a istituirne nuove nel Mediterraneo.
Il sesto punto mira a decapitare il funzionamento della logistica dei trafficanti: una sinergia con le autorità italiane avrà il ruolo di lavorare per la rimozione e la distruzione di imbarcazioni e canotti. Il settimo punto si concentra sull'Agenzia per l'asilo europeo, chiamata a sostenere l'Italia per una veloce risposta alle richieste d'asilo.
L'ottavo punto del Piano introduce corridoi umanitari e percorsi di arrivo legali per offrire ai migranti vere alternative, senza doversi necessariamente affidare a trafficanti senza scrupoli. Il nono punto prevede il coinvolgimento dell'Unhcr per la protezione dei migranti sui loro percorsi.
Il decimo e ultimo punto prevede che l'Ue si impegni a lavorare con la Tunisia per nuove intese e progetti, con l'esborso di nuovi fondi in favore di Tunisi.
Sempre a proposito di migranti, il ministro degli Esteri Antonio Tajani ha paventato una nuova soluzione nel corso della trasmissione televisiva "5 Minuti", in onda stasera. Di seguito un estratto del suo intervento.
Chissà che non si sia discusso anche di questa ipotesi durante il Med9, "che affronta sfide importanti per l'Ue e la regione". Parola del presidente del Consiglio europeo Charles Michel, che attraverso un video sui social fa un primo resoconto del vertice tra i nove Stati membri.
A insistere su azioni più forti contro l'immigrazione irregolare ci sono anche Germania, Polonia e Repubblica Ceca. La ministra degli Interni tedesca Nancy Faeser, in particolare, ha rivelato che, attraverso un accordo tra i tre Stati confinanti, la polizia tedesca potrà pattugliare anche i territori polacco e ceco.