La sentenza sui migranti del giudice di Catania fa discutere. Da Meloni, Salvini fino a Gasparri è un susseguirsi di polemiche velenose nei confronti di Iolanda Apostolico, il magistrato che ha deciso di "liberare" i tre tunisini che si erano rivolti al tribunale di Catania. E a proposito di questi commenti degli esponenti del governo, Tag24 ha chiesto un parere a Federico Girelli, docente di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma.
Nei giorni scorsi diversi esponenti del governo in Italia si sono espressi in merito alla sentenza emessa a Catania dal giudice Iolanda Apostolico riguardo la disapplicazione del decreto Cutro. Il fulcro della questione verte sul tema migranti, in particolare sulla richiesta di asilo portata avanti da tre cittadini tunisini. Il giudice non ha condiviso i provvedimenti di trattenimento riguardanti la libertà personale dei tre migranti coinvolti, destando reazioni di dissenso generale in alcuni membri del governo che hanno rilasciato commenti che non lasciano spazio all'immaginazione.
La premier Giorgia Meloni ad esempio ha affermato di essere rimasta "basita dalle motivazioni incredibili" del magistrato. Gasparri di Forza Italia ha definito i giudici che si oppongono alle norme di governo in tema di migranti come: "nemici della sicurezza". Il Ministro dei trasporti Salvini ha dichiarato che: "I tribunali sono sacri e non possono essere trasformati in sedi di sinistra".
Il giudice Apostolico a proposito di questi commenti in un'intervista ha dichiarato che:
In merito alle vicende legate alle dichiarazioni del governo, proprio a proposito del principio di indipendenza della magistratura che sembra essere stato messo in discussione in questi ultimi giorni da alcuni politici, Tag 24 ha intervistato il professor Federico Girelli, Docente di Diritto Costituzionale presso l'Università degli Studi Niccolò Cusano di Roma.
La premessa da tenere presento è la giurisprudenza costituzionale ha stabilito come prassi che se le norme interne contrastano con quelle di diritto europee direttamente applicabili, la normativa dello Stato fa un passo indietro e il giudice deve applicare direttamente dunque la norma europea per assicurare il primato del diritto dell'Unione (basti penare all'articolo 117 della Costituzione Italiana).
Dal punto di vista del diritto costituzionale in merito alle parole espresse da alcuni membri del governo sulla sentenza dei migrati richiedenti asilo del giudice di Catania il professor Girelli ha dichiarato: