05 Oct, 2023 - 20:06

Emergenza in attacco per la Juventus in vista del derby: dopo Vlahovic si ferma un altro big

Emergenza in attacco per la Juventus in vista del derby: dopo Vlahovic si ferma un altro big

Federico Chiesa è a rischio per il derby contro il Torino di sabato 7 ottobre alle ore 18 all'Allianz Stadium. La seconda punta bianconera è stata costretta ad interrompere l'allenamento odierno per un fastidio muscolare andando a complicare ulteriormente la situazione attaccanti per Massimiliano Allegri. La settimana scorsa a Bergamo le scelte furono obbligate con Moise Kean al fianco di Chiesa vista l'indisponibilità sia di Vlahovic che di Milik. Il polacco ha smaltito l'affaticamento al polpaccio mentre il serbo è ancora alle prese con la lombalgia che forse lo consegnerà solo per la panchina. Uno sguardo al campo e uno al telefono in attesa di un chiamata sul caso Paul Pogba. Si attendono i risultati delle controanalisi del francese, erano attese per oggi ma molto più probabile che ormai arrivino nella giornata di domani.

Chiesa a rischio per il derby

La nota più positiva di questo inizio di stagione della Juventus è stata proprio la coppia d'attacco che tante noie aveva creato nella passata stagione. Federico Chiesa ha recuperato del tutto dalla rottura del crociato dopo quasi un anno di tribolazione con continui stop, ha trovato come seconda punta una nuova giovinezza dove mettere in mostra tutto il suo talento fatto di strappi in velocità e conclusioni secche.

Rimane alta l'attenzione sulle sue condizioni però. Durante la sosta di settembre per le nazionali, Chiesa ha dovuto abbandonare l'Italia di Luciano Spalletti per un risentimento muscolare. Un problema che sembrava essere più grave di quanto poi si è visto dato che è riuscito a rientrare in campo per la ripresa del campionato contro la Lazio. Ora il nuovo stop, Allegri sta incrociando le dita che si tratta di un semplice affaticamento che si può risolvere con un giorno di riposo in modo da averlo titolare contro il Torino di Ivan Juric al fianco di Arkadiusz Milik.

Saranno ore di monitoraggio con il giocatore portato immediatamente presso la clinica bianconera per gli esami strumentali che hanno immediatamente escluso la presenza di lesioni o problematiche gravi. Probabile quindi una gestione nella rifinitura di domani con un lavoro fra palestra e piscina rimandando a sabato mattina il provino decisivo.

Insieme all'azzurro c'è il rilancio di Dusan Vlahovic con tante voci che si sono rincorse durante questa estate dove sembrava ad un passo dall'addio. Il serbo è finito nel mirino di diversi club di vertice europei: dal Bayern Monaco al Real Madrid passando per il Paris Saint Germain e il Manchester United. Solo dei timidi approcci che non si sono mai trasformati in offerte concrete vista la valutazione di 80 milioni della Vecchia Signora. L'unica squadra ad essersi avvicinata è stata il Chelsea che voleva inserire Romelu Lukaku nella trattativa, giocatore molto gradito da Allegri.

Vlahovic invece è rimasto a Torino con la pubalgia che sembra essere finalmente un lontano ricordo. L'ex Fiorentina ha iniziato bene il campionato timbrando già quattro volte ma ora un nuovo incubo chiamato lombalgia che gli impedisce di lavorare con continuità. La speranza dell'allenatore livornese è riuscirlo almeno ad avere in panchina per uno scampolo di match.

Si attendono le controanalisi di Pogba

L'esito delle controanalisi di Paul Pogba è stato rinviato. Era stata fissata per il 5 ottobre la data che invece sarà posticipata di qualche ora. La speranza del giocatore e del club bianconero è il ribaltone con un risultato negativo ma è una ipotesi decisamente remota. In caso di conferma della positività scatterebbe un salario al minimo sindacale per il giocatore con la Juventus che probabilmente non procederà alla rescissione del contratto per non perdere i benefici del decreto crescita. Questo significa che il francese potrebbe rimanere a Torino fino a giugno 2024 e poi ci sarà l'addio ai bianconeri così come potrebbe arrivare anche quello al calcio in base alla lunghezza della squalifica.

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Andrea Iustulin
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