La situazione in Medio Oriente, legata al conflitto tra Israele e Palestina, rischia di ripercuotersi sui costi delle materie prime, in particolare dell'energia: a dare l'allarme è Adolfo Urso.
Il ministro del governo Meloni, intervenendo ai microfoni di Rai News 24, parla di una "situazione di emergenza che rischia di far esplodere altre problematiche, per esempio per l'energia".
Per paura di una possibile escalation della guerra, il prezzo del gas è salito oltre i 40 euro in avvio di contrattazioni. Ad Amsterdam si registra un +8,3% delle quotazioni, con un balzo a 41,40 euro al megawattora. A New York accelera il petrolio, che arriva a guadagnare il 5%: anche in questo caso, alla base delle variazioni dei mercati il timore che il conflitto si ampli.
A confermare le preoccupazioni della borsa, il ministro del Mimit fa un parallelismo con gli aumenti sul gas legati all'invasione russa in Ucraina.
Nella stessa intervista, Urso ha dato un parere a 360 gradi per quanto riguarda la vicenda israelo-palestinese, inaspritasi negli ultimi giorni. Con una certezza: Israele ha "il diritto di tutelare la propria libertà".