Giuseppe Conte ancora all'attacco di Giorgia Meloni, questa volta focalizzandosi su temi caldi come inflazione, retribuzioni e carovita. Il presidente del Movimento 5 Stelle affida a Facebook le sue considerazioni contro il governo.
Nel mirino di Conte le politiche economiche dell'esecutivo, che si ripercuotono sulle tasche dei cittadini. Ciononostante, il governo continua a ignorare questioni come il salario minimo e i sostegni concreti alle fasce più deboli.
Più della metà dei rincari, spiega Conte, "riguarda i generi alimentari". Un dato in un certo senso confermato dall'associazione Consumerismo: alle famiglie il carrello della spesa costa circa 1.100 euro in più rispetto all'anno scorso. L'inevitabile conseguenza è che si spende meno.
Ciononostante, la "lista della spesa preparata" da Meloni "per voi" cittadini riguarda il "taglio dei sostegni a chi si trova in difficoltà, taglio degli aiuti contro il caro carburante, no al salario minimo legale per chi è sottopagato, sì a contratti più precari".
Nonostante un quadro preoccupante, l'ex premier usa il sarcasmo per ribadire le priorità del governo di centrodestra.
La stoccata finale alla presidente del Consiglio è relativa alla "voragine che si è aperta nel portafogli e nei conti correnti degli italiani", che per lei "può attendere".