A fronte di un aumento del 5,5% sul reddito disponibile, il potere d'acquisto delle famiglie italiane è calato dell'1,6% nel 2022. È quanto riporta oggi l'Istat, spiegando che la spesa per i consumi finali sia cresciuta del 12,6%, mentre la propensione al risparmio scendeva dal 13,8% del 2021 all'8%.
Il potere d'acquisto è la quantità di merci che può essere acquistata in un determinato periodo con i prezzi in vigore. In questo caso, quel -1,6% è data dalla massiccia crescita dei prezzi. Nonostante l'aumento del reddito disponibile citato in apertura, che equivale a 64,8 miliardi di euro. A catena, la propensione al risparmio è appunto passata all'8%.
Così riporta la nota dell'Istat:
L'estensione degli incentivi alla ristrutturazione, infine, ha comportato l'aumento degli investimenti per l'acquisto e la manutenzione delle abitazioni del +17,4%: 16,6 miliardi.
Dati nel complesso allarmanti che, secondo il Codacons,
In sostanza, gli italiani hanno intaccato fortemente i risparmi per sostenere i consumi.