Un'ambulanza multata per eccesso di velocità: ha dell'incredibile la vicenda avvenuta a Napoli, che ha per protagonisti gli operatori del 118 di Pozzuoli diretti all'ospedale Cardarelli.
L'accaduto risale allo scorso 5 settembre: una vera e propria corsa contro il tempo, la loro. Stavano accompagnando una donna dal comune di Quarto al Centro grandi ustionati del nosocomio partenopeo.
La paziente aveva subìto una violenta aggressione da parte di un vicino di casa, che le aveva gettato addosso della benzina e aveva cercato di darle fuoco.
Qualche giorno dopo, l'amara sorpresa: un verbale da pagare per i soccorritori. Nel frattempo, qualche giorno fa, il 21 ottobre, la donna non ce l'ha fatta ed è deceduta.
A denunciare l'episodio è l'associazione Nessuno Tocchi Ippocrate, che spesso si occupa di casi spinosi negli ospedali campani. Attraverso i social, l'appello rivolto al Ministero dell'Interno "al registro delle targhe protette" per tutelare le ambulanze e gli operatori.
Una vicenda "tragicomica" per il presidente della Commissione Affari sociali della Camera Ugo Cappellacci. Il deputato di Forza Italia ha condannato l'accaduto ai microfoni dell'Adnkronos, a margine del Congresso Siaarti in corso a Roma.
Cappellacci ha tirato in ballo la sanzione ai medici del Pronto soccorso del Policlinico di Bari, "colpevoli" di aver lavorato troppo durante la pandemia. Un caso a suo dire analogo a questo, nel quale un eccesso di zelo si è rivelato una vera e propria spada di Damocle.
Secondo il deputato forzista, questa vicenda "fotografa una triste e tragica realtà".
L'augurio è rivolto a "chi ha commesso questo errore".