Il Presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha presenziato alla seconda edizione della Giornata nazionale Giovani e memoria. L’obiettivo è quello di contribuire ad instillare nelle nuove generazioni qualità considerati fondanti come l’importanza dei diritti, dei doveri e soprattutto i valori tutelati e promossi dalla Costituzione. La manifestazione si svolge al Foro Italico di Roma in corrispondenza dei 75 anni della Costituzione.
Consapevolezza, coinvolgimento e partecipazione delle giovani generazioni: queste le finalità che la legge assegna alla Giornata nazionale 'Giovani e Memoria', istituita in ideale collegamento con l'anniversario celebrato il 27 gennaio di ogni anno, data della liberazione del campo di concentramento di Auschwitz. Nel 75° anniversario della Costituzione significa riflettere sui valori che ispirano la vita della nostra comunità dopo la riconquista della libertà e la scelta di dar vita alla Repubblica.
Mattarella sul rapporto giovani e Costituzione: Devono essere messi nelle condizioni di costruire il futuro
Il capo dello Stato ribadisce l’importanza della Costituzione come cornice entro cui svolgere la vita quotidiana. Non si tratta di un testo astruso e al di fuori dalla vita comune ma permea nel concreto ogni nostra giornata.
La Costituzione è la cornice entro cui si sviluppa la vita del Paese, nel succedersi delle esperienze delle generazioni a confronto con i cambiamenti culturali, economici e politici. Essenziali, a questo scopo, la sollecitazione e il sostegno all'impegno di chi, come i giovani, deve essere messo nelle condizioni di costruire il proprio futuro, partecipando alle diverse attività che il pluralismo associativo pone a disposizione per crescere da cittadini consapevoli dei diritti e dei doveri derivanti dall'appartenenza alla Repubblica.
Mattarella: Si rispetti la dignità e l’eguaglianza di ogni persona di fronte alla legge
Il Presidente Mattarella, inoltre, ribadisce come non sia sufficiente il lavoro quotidiano dei cittadini per la trasmissione dei valori della Costituzione ma di come occorra anche il continuo intervento da parte delle istituzioni e della società civile. Il testo fondante l’Italia come è conosciuta oggi è stato celebrato poche settimane fa anche in Parlamento, per il suo 75esimo anniversario.
Istituzioni, società civile e cittadini condividono la responsabilità di diffondere una cultura civica della convivenza che sappia valorizzare i principi definiti nella Prima parte della nostra Carta fondamentale che affermano la dignità e l'eguaglianza di ogni persona di fronte alla legge.