Nel corso dei primi mesi del 2023 in Italia si è registrata un’impennata di attacchi informatici, quasi quattro volte in più rispetto a quanto accade nel resto del mondo. Da gennaio a giugno 2023, infatti, nella penisola si è registrato un +40% di attacchi cyber contro al +11% avvenuto nel resto del mondo. Ampliando il raggio dell’indagine e prendendo in esame il periodo che va dal 2018 al primo semestre del 2023, gli aumenti a livello globale di cyber attacchi sono stati del 61,5%. In Italia si è invece registrato un marcato +300%.
I dati arrivano da Clusit, l’Associazione italiana per la sicurezza informatica. Secondo le stime riportate, merita una precisazione il fenomeno dell’hacktivism, una forma di attivismo che si sposa con la metodologia propria dell’hacker. In Italia si parla del 30% dei casi, un aumento esponenziale rispetto al 6,9% conteggiato nel 2022. Nel resto del mondo la media non è molto dissimile, 37%.
Una volta compreso l’aumento di questi crimini e constatato che il loro numero è destinato a salire, come era facilmente preventivabile a fronte di una sempre più marcata digitalizzazione, è bene compiere lo step successivo. Non si può parlare di prevenzione se prima non si comprendono quelli che sono i rischi della navigazione sul web. Riguardo alle tipologie di attacchi più frequenti, in Italia si registrano casi in linea con quelle che sono le tendenze mondiali. Si tratta perciò principalmente di malware, minacce legate alla posta elettronica o di dati personali e infine fake news.
L’analisi del Clusit si è soffermata in particolare su 1382 attacchi cyber nel corso dei primi mesi del 2023. La crescita più marcata riguarda ai tentativi di estorsione di denaro, oltre 1160 a livello globale. Un sensibile aumento se si pensa che erano 2043 in tutto l’arco del 2022.
Soffermandosi solo sulle ultime settimane di ottobre, sono stati ben due gli attacchi hacker che hanno avuto un impatto non trascurabile ma soprattutto evidenziano falle nella sicurezza. Si tratta di attacchi verso quattro aeroporti italiani e quello contro l’azienda ospedaliera di Verona, mandando in crash il sito.