Giorgia Meloni ha fatto personalmente gli auguri a Javier Milei per la sua elezione a presidente dell'Argentina. Come si legge in una nota emanata da Palazzo Chigi, la premier ha avuto oggi un colloquio telefonico con il neo leader di Buenos Aires.
Un'occasione, per la presidente di Fratelli d'Italia, di porgere "le proprie congratulazioni e gli auguri di buon lavoro". Durante la telefonata, Meloni ha sottolineato come l'Argentina sia "una nazione a cui siamo legati da profondi legami storici e culturali, e in cui vive la più grande comunità di italiani all'estero".
Anticipando Meloni, il primo esponente della politica italiana a commentare i risultati provenienti dall'America meridionale è stato il leader della Lega Matteo Salvini. Il vicepremier ha formulato anch'egli un breve messaggio di "congratulazioni" e l'augurio di "buon lavoro" a Javier Milei.
Il capodelegazione di FdI-Ecr al Parlamento europeo, Carlo Fidanza, parla di una "cavalcata straordinaria" da parte dell'ultraliberista di destra.
Anche Nicola Procaccini di Fratelli d'Italia, co-presidente del gruppo Ecr al Parlamento Ue, esprime il suo compiacimento in una nota.
L'eurodeputato sottolinea di aver avuto "modo di conoscere il presidente Milei due anni fa" personalmente. Lo descrive come "un economista brillante e preparato", le cui "capacità e idee programmatiche possono consentire a questa nazione, che ha tanti legami con l'Italia, di liberarsi da una stagnazione economica causa anche di instabilità sociale".
Il senatore di Italia Viva Enrico Borghi guarda alla vittoria di Milei da un'altra prospettiva. L'ex Pd sottolinea come "ogni volta si oppone un populismo di sinistra a uno di destra, vince il secondo".
Una questione che dovrebbe far riflettere "i teorici del 'campo largo'": in Italia, a detta di Borghi, "il populismo lo abbiamo già vissuto e lo stiamo vivendo: con una ruspa, con un apriscatole o con lo Stato che paga tutto a tutti".