Giorgia Meloni sceglie di focalizzarsi sui risultati "record" provenienti dal mercato del lavoro in merito all'occupazione femminile nel primo punto del suo question time odierno in Senato. La premier sottolinea l'operato dell'esecutivo "in termini assoluti e in tasso di occupazione".
Quello del lavoro femminile è infatti uno dei cavalli di battaglia della maggioranza. I dati positivi, spiega Meloni, "sono anche frutto di misure per incentivare l'occupazione" che favoriscono "la conciliazione dei tempi di vita e lavoro".
L'obiettivo ultimo è quello di "non costringere le donne a dover scegliere".
A Palazzo Madama la seduta si è aperta nella memoria di Giulia Cecchettin, dopo che oggi è arrivato anche il ricordo della sua relatrice di laurea. Durante il question time, Meloni ha esibito sulla sua giacca il nastrino bianco simbolo della lotta agli abusi. Un segno sfoggiato anche dagli altri ministri seduti ai banchi del governo.
A proposito dell'ultimo, drammatico caso di femminicidio in Italia, la premier coglie l'occasione per ringraziare "tutti i gruppi per l'approvazione della norma di contrasto alla violenza sulle donne".
Tornando sulle politiche occupazionali messe in campo dall'esecutivo, la leader di Fratelli d'Italia ribadisce che "c'è ancora molto da fare perché il mercato del lavoro italiano continui questa tendenza positiva". Intanto, però, con un pizzico di ironia rimarca "una buona notizia" legata ad "alcune organizzazioni sindacali".
Nel prosieguo del question time si è verificato uno scambio di battute acceso tra la presidente del Consiglio e Matteo Renzi. Il leader di Italia Viva ha incentrato la sua arringa sulle problematiche del ceto medio.
In tutta risposta, Meloni ha manifestato l'intenzione di parlare "volentieri di come abbiamo cambiato la situazione di questa nazione".
La leader di FdI conclude spiegando di "non ricordare di aver detto di voler uscire dall'euro".
A proposito del Pnrr, Meloni ha ribadito che "non c'è nessun ritardo".
Siamo stati i primi a presentare i piani e le uniche difficoltà sono per gli obiettivi che abbiamo ereditato come lo stadio di Firenze. Ancora una volta la speranza di una certa opposizione di tifare contro il fatto che all'Italia venissero pagate le rate è stata tradita.
Il capo dell'esecutivo snocciola poi alcuni numeri sull'economia del Paese.